Mediaset, blitz in Spagna: ancora insistenti le voci per ingresso in Prisa
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: La Stampa
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Economia
Mediaset, già proprietaria di Telecinco, punta a un doppio assalto al mercato televisivo spagnolo. Il Biscione sarebbe pronto a sborsare subito 400 milioni per l'acquisto di un pacchetto del 20% della pay tv Digital Plus (2 milioni di clienti e 150 canali tematici) e a rilevare fino all'80% della Cuatro, quarto gruppo televisivo con uno share del 7,8%. Sia Digital Plus che Cuatro fanno parte di Prisa, l'impero multimediale gravato da 5 miliardi di euro di debiti (di cui quasi 2 miliardi da rimborsare entro marzo) che edita El Pais, il quotidiano più venduto in Spagna.
Secondo il quotidiano iberico Abc, già «in questo fine settimana, nella sede milanese del Biscione verranno intavolati negoziati per concludere con il management di Prisa un accordo che potrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni». Fonti Mediaset precisano, invece, che al momento ci sono colloqui in corso ma non trattative, escludendo comunque che in questo week end siano previsti incontri.
Eppure, secondo la ricostruzione delll'Abc, passi avanti per arrivare a un accordo concreto ne sono stati fatti più di uno. Tant'è che il quotidiano iberico, che è stato azionista storico di Telecinco (ha venduto il suo ultimo 5,1% a luglio) citando «una fonte di assoluta affidabilità», precisa: «La strategia adottata da Silvio Berlusconi per vincere il braccio di ferro con Prisa sembra stia per dare risultati». Ma quali sarebbero questi passi avanti nella trattativa? Intanto, da quest'anno è possibile una fusione Telecinco-Cuatro, grazie a una legge recente varata dal premier socialista Zapatero. La norma prevede che una rete a copertura nazionale possa controllare più del 5% di un'altro operatore tv dello stesso ambito territoriale con il limite massimo, insieme, del 27 % di share.
Poi perché sembra ormai caduto l'unico vero ostacolo all'accordo, ovvero il controllo politico del tg di Cuatro. Prisa, seppur piena di debiti, non voleva cedere il controllo del tg di Cuatro, un telegiornale considerato vicino al Partito socialista e quindi filogovernativo. Il giornale online Hispanidad ironizza: «Zapatero non ha mai rotto il patto tra Berlusconi e l'ex premier della Rosa Gonzàlez (chi cedette nell'89 la concessione a Telecinco, ndf), il Cavaliere comanda, ma i tg dovevano sempre essere diretti da giornalisti in quota al partito socialista». L'accordo, che sarebbe vicino alla firma con Mediaset, prevederebbe ora che a Prisa tocchi ancora la direzione del tg per un anno, trascorso il quale se ne occuperà Mediaset.
Certo è che la mossa del Biscione segna la fine della strategia di Zapatero che avrebbe voluto sostenere due reti filogovernative, proprio come la Cuatro e la Sexta, che fa capo al miliardario messicano e re telle tlc, Carlos Slim. Ma la crisi economica spagnola e, di conseguenza, la frenata della raccolta pubblicitaria televisiva hanno messo in difficoltà il piano di Zapatero e aperto la breccia a a un doppio ingresso dei media italiani. Da un lato Mediaset che punta su Cuatro e su Digital Plus, la pay tv che a novembre ha visto entrare Telefonica come socio con il 21%, acquistato per 470 milioni. Dall'altro il gruppo De Agostini, che potrebbe comprare quote nella tv spagnola Sexta di Slim. Peraltro, De Agostini è già presente in Spagna: grazie alla joint venture con l'editore spagnolo Planeta è azionista dell'emittente spagnola Antena 3, a cui fa capo anche la radio nazionale spagnola Onda Cero Radio.
Gian Antonio Orighi
per "La Stampa"
(13/12/09)
per "La Stampa"
(13/12/09)
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