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Si chiude la prima edizione di Top Gear Italia su Sky con media 425 mila spettatori

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Fonte: Digital-News (original)

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Sky Italia

Si chiude la prima edizione di Top Gear Italia su Sky con media 425 mila spettatoriSi è chiusa la prima edizione di “Top Gear Italia” su Sky, con una media per gli episodi in onda il martedì sera di 425 mila spettatori medi e 306 mila spettatori medi per la sesta puntata in onda ieri sera. A testimonianza del successo del programma,nei primi sette giorni di trasmissione la media sfiora il milione di spettatori. Il dato consolidato, infatti, è composto per quasi due terzi da ascolti realizzati nei giorni successivi alla prima messa in onda, tra gli appuntamenti lineari e quelli non lineari di Sky On Demand, che da solo realizza una percentuale del 35% sul totale degli ascolti. Sia con “Top Gear UK” che con “Top Gear Italia” il pubblico di Sky Uno ha così conosciuto un genere nuovo che ha trasformato il mondo dei motori in puro intrattenimento.

Il successo di “Top Gear Italia” testimonia, inoltre, come si sia consolidato l’appuntamento del martedì sera su Sky Uno dopo gli ottimi riscontri di “Alessandro Borghese – 4 Ristoranti”, la cui seconda stagione in onda nei martedì sera da novembre a febbraio scorso, aveva generato una media al primo giorno di 380 mila spettatori medi, che nei sette giorni è arrivata ad una media di 835 mila (con punte superiori al milione di spettatori medi), più che raddoppiando gli ascolti del primo passaggio.

* Disclaimer a cura di Auditel relativo ai dati Auditel: Vi  informiamo  che  i  dati  sono  prodotti  nel  quadro di un processo di transizione  che  condurrà  ad  una  integrale  sostituzione  del  panel di rilevazione e che, nel corso di tale periodo, i dati medesimi sono soggetti ad apposito monitoraggio volto ad individuare eventuali anomalie.

LA CRONACA DEL SESTO EPISODIO DI TOP GEAR ITALIA
(powered by topgear.sky.it)

  • ore 21:10 – Buonasera a tutti e benvenuti alla sesta ed ultima puntata di Top Gear Italia!

  • ore 21:11 – Una delle critiche più comuni che vengono mosse alle supercar moderne è di essere troppo sicure, troppo tecnologiche, troppo facili: in poche parole troppo simili alle auto normali. E se vi dicessimo che esiste una supercar italiana, prodotta completamente a mano, come fosse il vestito su misura di una sartoria? Noi l’abbiamo provata. Via al servizio!

  • ore 21:12 – Il suo nome è un omaggio al dio del vento che soffia sulle Ande ed è stata concepita traendo ispirazione dall’ala di un aereo da guerra. È la Pagani Huayra e Davide l’ha guidata per voi. 

  • ore 21:12 – Bella no? Per mettersene una in garage servono almeno 1.764.120,00 Euro.

  • ore 21:13 – Occhio, però: la Huayra non è una macchina per tutti. Secondo Davide, non puoi essere un calciatore – o Guido Meda – per pilotarla.

  • ore 21:14 – Questa Pagani monta un motore V12 AMG bi-turbo da 730 cv, in grado di farle raggiungere i 100 Km/h con partenza da fermo in 3,3 secondi e di farle raggiungere una velocità massima di 360 Km/h.

  • ore 21:14 – La Huayra che sta guidando Davide monta un performance pack chiamato Tempesta e noi siamo stati i primi al mondo a provarlo!

  • ore 21:15 – In termini di cavalli i dati della Huayra non sono esorbitanti se paragonati a quelli di altre V12 aspirate, come la Ferrari F12 o la Lamborghini Aventador. Il prezzo folle di quest’auto non dipende però dalle sue prestazioni ma da come viene costruita.

  • ore 21:16 – Questa vettura, ad esempio, monta 1.200 bulloni, tutti in titanio. Su ognuno di essi è impresso il logo Pagani. Costo? 88.000 Euro.

  • ore 21:17 – Molte supercar, ormai, impiegano meno di 3 secondi per raggiungere i 100 Km/h, ma sono a trazione integrale. La Pagani, invece, ha scelto la trazione posteriore. Davide ci mostra cosa significa.

  • ore 21:17 – Davide ha appena detto «Mi sento lo Stig della Brianza!». Tutto quel fumo deve avergli dato alla testa.

  • ore 21:18 – Molti ignorano che Horacio Pagani, prima di fondare la sua azienda, ha lavorato a lungo per Lamborghini. È per questo che la competizione tra i due marchi è da sempre molto accesa ed è per questo che Davide ha deciso di sfidare, a bordo della “sua” Huayra, l’ultimo prototipo della casa di Sant’Agata. 

  • ore 21:18 – Ehi, ma quella non è una Lamborghini come tutte le altre. Quella con cui Davide sta per sfidarsi è Elettra Miura Lamborghini, erede della dinastia fondata dal nonno Ferruccio.

  • ore 21:19 – Ok, a quanto pare la Pagani è nettamente più veloce di “una” Lamborghini. Si rientra in studio!

  • ore 21:20 – Anche per la Pagani Huayra abbiamo chiamato il nostro pilota di riferimento, per stabilire scientificamente il miglior tempo sul nostro circuito. C’è chi dice che abbia provato a guidare Elettra Miura Lamborghini, c’è chi dice che abbia scritto la sua cilindrata preferita sulle porte dei bagni degli autogrill, tutto quello che sappiamo è che si chiama Stig!

  • ore 21:21 – Nonostante l’asfalto bagnato, la Pagani Huayra, nelle mani di Stig, ha concluso un giro del nostro circuito in 1’32,33, ben cinque secondi più velocemente della BMW i8 in condizioni di asciutto. È il momento delle news!

  • ore 21:25 – C’è chi i SUV li usa per andarci a Cortina a prendere l’aperitivo e chi, invece, ci si dà all’avventura. A questi ultimi potrebbe fare comodo un Personal Beacon Locator, uno strumento che fa parte della dotazione standard di tutti i partecipanti della Dakar e che consente loro di essere localizzati in qualsiasi punto del mondo, in caso di emergenza. Basta, infatti, attivarlo, perché una squadra di soccorso parta per andare a salvare chi l’abbia messo in funzione. Top Gear Italia l’ha provato! Via al servizio.

  • ore 21:26 – Davide è in mezzo al deserto. Un berbero l’ha appena scarrozzato giù dal suo dromedario, assieme a due borsoni. Nessuno sa dove si trovi! L’unico modo che ha per farsi venire a recuperare è attivare il suo Beacon.

  • ore 21:27 – Fatto! Da questo momento il segnale trasmetterà la sua posizione per 24 ore. Sarà fondamentale recuperarlo in tempo.

  • ore 21:28 – Per sua grande sfortuna, la squadra di soccorso a cui è destinato il segnale questa volta è composta da…Joe e Guido, che si trovano al ristorante.

  • ore 21:28 – Davide si trova in Marocco, al centro di una zona desertica. Nell’attesa dei soccorsi, per prevenire l’escursione termica tra il giorno e la notte, si dedica alla costruzione di un rifugio in cui dormire.

  • ore 21:29 – Joe e Guido tergiversano al ristorante fino a sera. Davide si prepara una cena con i viveri contenuti nel suo zaino, prima di addormentarsi nella sua strettissima tenda – tanto stretta da causargli una crisi d’asma.

  • ore 21:30 – Finalmente Joe e Guido si decidono a partire. Appuntamento a Orio al Serio alle 7:30. Mentre Guido cerca in tutte le maniere di far perdere la pazienza all’addetta ai check-in fa il suo arrivo Joe. Il suo abbigliamento è perfetto… per un safari.

  • ore 21:31 – Nel frattempo Davide si sveglia in mezzo al deserto. Mancano solo sette ore perché il suo segnalatore smetta di funzionare!

  • ore 21:32 – Joe e Guido arrivano a Marrakech. Nel parcheggio dell’aeroporto li aspettano i mezzi che serviranno loro per questa impresa. Meda affronterà il deserto a bordo di una Land Rover Defender Adventure, 2,2 litri, 4 cilindri, 150 cv di potenza, 145 Km/h di velocità massima, da 0 a 100 Km/h nel tempo che sua moglie impiega per preparare le valige per la montagna. Joe, invece, utilizzerà una Mercedes-Benz Classe G 350, 245 cv, centomila Euro per portarsela a casa. Il colore? Una specie di grigio mimetico-elettrico: la solita scelta di “classe”.

  • ore 21:34 – Mentre Davide si ambienta nel deserto, Joe e Davide… fanno visita al centro di Marracash.

  • ore 21:36 – Il Beacon di Davide ha smesso di trasmettere la sua posizione! E adesso?

  • ore 21:37 – Scende un’altra volta la notte sul Marocco. Finché Joe e Guido cenano nel lusso di in un Riad, Davide si rifugia dentro alla sua tenda, tra rumori sinistri e versi di animali. Riusciranno i nostri eroi a salvare Davide? Lo scopriremo più tardi. Si rientra in studio (dopo una piccola pausa).

  • ore 21:42 – È il momento dell’intervista. Sesto ed ultimo ospite della prima stagione di Top Gear Italia è Cesare Cremonini!

  • ore 21:48 – Anche lui si è cimentato a bordo della nostra auto economica in un giro di pista sul nostro circuito. Il suo tempo è di… 1’55,50. Incredibile! È il miglior tempo in assoluto! Cesare esulta come se avesse vinto un mondiale (giustamente).

  • ore 21:49 – Si torna in Marocco. Finalmente Bastianich e Meda decidono di mettersi alla guida. Davide, nel mentre, si avventura per il deserto… prima di farsi prendere dallo sconforto.

  • ore 21:54 – Al mercato di Marrakach Joe aveva comprato dei dolci, come regalo per Davide. Ecco, diciamo che la loro vita è stata piuttosto breve. A metà del percorso che li separa da Valsecchi, Joe e Guido se li sono sbafati tutti! Ma la strada da fare è ancora lunga! Così tanto che scende anche la terza sera sul deserto di Davide.

  • ore 21:55 – La notte porta consiglio. A Guido Meda, ad esempio, è servita per immaginare che, a causa del loro ritardo, Davide sarà molto arrabbiato a furia di aspettarli. Che fare dunque? Una gara a chi arriva primo! Chi vince avrà diritto a NON riportare Davide a casa.

  • ore 21:57 – Per raggiungere Davide, Guido e Joe faranno due percorsi diversi. Meda affronterà una strada più lunga ma più sicura. Bastianich, invece, percorrerà una strada più corta, ma più impervia.

  • ore 21:58 – Mentre Davide sta praticamente delirando, in mezzo al deserto, Joe testa la stabilità della sua Mercedes e scopre che anche le sue gomme possono… bucarsi.

  • ore 22:00 – Sull’altro percorso tutto procede alla grande per Guido. Joe, al contrario, ha qualche problema a sostituire la sua gomma. Per fortuna, arrivano in suo soccorso dei ragazzi del posto. Nell’attesa, dall’altra parte, Davide riesce pure a ferirsi ad una mano, prima di perdere del tutto la testa.

  • ore 22:02 – Joe è convinto di aver quasi raggiunto Davide ma non ha fatto i conti con la sabbia del deserto. La sua Mercedes si è insabbiata!

  • ore 22:03 – Guido trova finalmente Valsecchi ma è costretto a spiegargli che non potrà caricarlo a bordo dal momento che ha vinto la sfida. Davide non la prende benissimo.

  • ore 22:04 – Spetterà a Joe salvare Davide… ammesso che riesce ad uscire da lì. Si torna in studio per i saluti finali.

  • ore 22:05 – La prima stagione di Top Gear Italia finisce qui. Ci si vede alla prossima! A presto!

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