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Un progetto naturalmente aperto a tutti gli operatori, a partire da Mediaset e TiMedia, che sottrarrebbe a Sky Italia l’attuale monopolio del “cielo†e che consentirebbe al segnale televisivo del nuovo consorzio (tramite decoder naturalmente) di coprire tra dtt e satellite il 100 per cento del territorio italiano. E quindi anche quel quattro-sei per cento della popolazione italiana che comunque nel 2012 non sarà raggiungibile con le frequenze terrestri per questioni legate alle asperità del territorio.
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Il trionfo della neutralità tecnologica per una “Tivù†che diventerebbe bouquet di sistema, pronto a ragionare in maniera orizzontale e non più verticale, e sostenibile con una grande operazione di marketing e comunicazione: tutti i palinsesti sarebbero pubblicati, infatti, sotto lo stesso marchio in un unico Epg (Electronic programme guide).
“Tivù†farà il verso al modello inglese, dove Freeview (nata il 30 ottobre del 2002 sulle ceneri di iTv Digital) raggiunge oltre il 62 per cento delle famiglie (16 milioni) ed è visibile con gli stessi identici contenuti sia sulla digitale terrestre, sia sul satellite, sia sul cavo. Un consorzio, quello d’Oltremanica, creato da Bbc, BskyB e Crown Castle International che offre agli utenti l’accesso gratis a decine di canali: per bambini, d’intrattenimento, cinema, news, musica, costume e quant’altro. Inoltre sono disponibili una ventina di canali radio e una discreta interattività . Con questo bouquet e grazie all’assenza di canone Freeview ha conquistato milioni di telespettatori. Altro che nanoshare… Un modello già copiato in Paesi quali la Francia, la Spagna e la Germania. E se il settimo piano darà l’ok, anche l’Italia a questo punto si metterà in fila.
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Gianluca Vacchio
per "Il Velino.it"
per "Il Velino.it"