Nello specifico, l’ordinanza si riferisce a Grande Fratello: «il reality più importante e famoso della tv italiana», scrive il giudice, ovvero il contenuto Mediaset più cliccato su Internet.
Con questo provvedimento che si inserisce nella causa iniziata nel luglio 2008 da Mediaset contro Youtube, si accolgono per la prima volta le richieste dei broadcaster e degli editori a vedere tutelati i diritti e l’esclusività dei propri contenuti, generati con importanti investimenti che finanziano l’intero sistema dell’informazione e dell’intrattenimento internazionale.
L’ordinanza del Tribunale di Roma fornisce indicazioni chiare sul ruolo dei siti come Youtube. Non si tratta di semplici «provider di spazi web», ma di veri e propri editori che devono rispondere alle regole come tutti gli altri media. Anche Youtube ha quindi la responsabilità dei contenuti che sfrutta pubblicitariamente.
In conclusione, l’ordinanza di oggi non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite.
Tutti gli operatori Internet, a cominciare da Youtube, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori in un quadro di legalità e di reciproca soddisfazione.