Arriva in esclusiva su Sky Cinema un nuovo film con Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna, LA CODA DEL DIAVOLO, in onda lunedì 25 novembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.
Tratto dal libro di Maurizio Maggi (Longanesi & C.), LA CODA DEL DIAVOLO è un action thriller ad alta tensione che vede protagonista Luca Argentero (Saturno contro, Mangia, prega, ama, Poli opposti) nel ruolo di Sante Moras, un ex poliziotto oggi guardia carceraria, che viene incastrato per omicidio; al suo fianco Cristiana Dell’Anna (Gomorra – La serie, Qui rido io, Cabrini) che interpreta Fabiana Lai, una giornalista che non intende fermarsi di fronte alle apparenze, e sulle sue tracce Francesco Acquaroli (A casa tutti bene – La serie, Unwanted - Ostaggi del mare, Dogman) nei panni di Tommaso Lago, un commissario di polizia tanto inflessibile quanto determinato.
Il film è diretto da Domenico De Feudis (Il Legame), scritto da Nicola Ravera Rafele e Gabriele Scarfone, prodotto da Andrea Paris e Matteo Rovere, ed è una produzione Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky.
SINOSSI - In una Sardegna fredda e oscura il delitto di una giovanissima ragazza nasconde una realtà sconvolgente. Sante Moras, ex poliziotto oggi guardia carceraria, viene accusato di un omicidio che non ha commesso: un uomo, colpevole di aver seviziato e ucciso una ragazza, viene trovato morto durante il suo turno di custodia. Costretto alla fuga, e inseguito dal determinato commissario Tommaso Lago, Sante decide che l'unico modo per salvarsi è andare fino in fondo e cercare la verità. Grazie all’aiuto di Fabiana Lai, una giornalista che segue il caso, scoprirà delle verità sconcertanti.
Luca Argentero in conferenza stampa di presentazione ha dichiarato:
«Ho trovato molti motivi interessanti per aderire a questo progetto. Innanzitutto, perché i produttori mi hanno coinvolto fin dall’inizio, cosa che solitamente non accade. È stata una sfida particolare: vivo da vent’anni con il mutuo sulle spalle, e interpretare un film in cui non sorrido mai, nemmeno una volta, è stato un evento raro per me. Un aspetto affascinante è stato il trucco: il film si svolge in pochi giorni, e il mio personaggio subisce così tante percosse da portarne i segni in modo evidente. Tra l’altro, in quel periodo pesavo 15 chili più di adesso. Mi chiedo spesso se la mia vita si sincronizzi con i personaggi che interpreto o se, al contrario, sia il mio lavoro a influenzarla. I produttori sono stati molto abili nel convincermi a partecipare. Sono partiti con la proposta di leggere un libro, e quella lettura è stata decisiva: il libro aveva un respiro completamente diverso, più articolato, ed è stato stimolante confrontarmi con questa prospettiva. Con Matteo, il regista, ci eravamo già incrociati anni fa, ed è una persona il cui giudizio per me conta davvero molto. Lo stimo profondamente e gli voglio bene. Questo è un periodo luminoso della mia vita: ho dei bambini piccoli, e tutto sembra essere in uno stato di grazia. Il finale del film mi ha conquistato proprio per la sua particolarità: non c’è un vero lieto fine. Questo personaggio è qualcosa di atipico per me, meno familiare e un po’ più scabroso. Non penso di aver esplorato una parte nascosta di me, piena di sofferenza e dolore... forse ho semplicemente recitato.»
L'attrice Cristiana Dell'Anna ha poi aggiunto:
«Il pregiudizio è qualcosa con cui sono nata, ma non perché io sia speciale, bensì semplicemente perché sono donna. Di recente qualcuno mi ha detto: "Non immaginavo che ci fossero certe letture nella tua vita", riferendosi al fatto che avevo letto Agamben. Questo rapporto con il giudizio e il pregiudizio, però, è spesso logorante, perché a un certo punto ti senti disarmata. La mia via d’uscita, la mia scappatoia, è sempre stato il lavoro: ho lasciato che fosse il mio lavoro a parlare per me. Non posso piacere a tutti, ed è impossibile che accada, ma mi affido a quel giudizio per andare avanti. Proprio il pregiudizio contro cui combatto, e contro cui tutti combattiamo, è ciò che mi permette di scoprire continuamente aspetti nuovi di me stessa. Essere in Sardegna, disponibili e presenti in un momento in cui non c’è nessuno, è stato un privilegio immenso. Siamo stati davvero bene, ed è un’esperienza che rifarei altre cento volte. Credo che oggi, nella nostra società, ci sia una grande necessità di superare il pregiudizio. Fabiana, il mio personaggio, lo fa nel suo mestiere di giornalista, ma anche per indole: il suo desiderio di distruggere i pregiudizi è ciò che la definisce. Ci tengo a chiarire un dettaglio sulla scena della guida: non è che io non sappia guidare, anzi, ma piuttosto perché sono nata in un contesto come quello napoletano, dove saper guidare ha spesso significati e implicazioni del tutto particolari».
Il regista Domenico De Feudis ha dichiarato:
« L'idea di girare una caccia all'uomo su un'isola può sembrare paradossale, ma la Sardegna lo rende possibile. Abbiamo insistito per girare in inverno, sfruttando la poca luce, per creare un'atmosfera unica. Mi sono immaginato la Sardegna come una sorta di limbo, un luogo sospeso, perfetto per rappresentare la condizione dei personaggi. Morris è un uomo che ha scelto di auto-imprigionarsi, di isolarsi volontariamente, una tematica che trovo molto attuale, soprattutto pensando alle nuove generazioni e al loro rapporto con l'isolamento. Fabiana, invece, è un personaggio che vive il suo lavoro come una missione totalizzante. Attraverso questa storia, le ferite di entrambi, quelle cicatrici ancora aperte, trovano un modo per curarsi a vicenda. Per me, come regista, questo progetto rappresenta una sfida stimolante, un passo ulteriore nel mio percorso di esplorazione di storie di questo tipo. Continuare a raccontare attraverso il cinema è ciò che mi motiva, e spero di riuscire a farlo ancora a lungo. La Sardegna, con la sua terra aspra e il suo fascino unico, è stata un elemento fondamentale per il film. Inoltre, lavorare sulle scene d'azione è stato molto stimolante e anche divertente. Richiede uno studio approfondito, sia dal punto di vista tecnico che umano. La preparazione del film è stata meticolosa e mi sono immaginata la Sardegna come un personaggio stesso della storia, un luogo che parla e contribuisce alla narrazione».
LA CODA DEL DIAVOLO | Un film Sky Exclusive in onda lunedì 25 novembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q via satellite o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzionale Sky HD 4K/Sky Ultra HD attivo.