Pubblicit: l'orsetto di Mtv contro i soliti noti di Sky e Mediaset
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Corriere Economia
E
Economia
La battaglia dei broadcaster passa anche attraverso la pubblicità. Sono in onda, in queste settimane di bassa stagione Tv, diverse campagne che preparano la prossima sfida catodica, oscillando fra comunicazione di prodotto e costruzione d'identità.
Molto legata proprio all'identità alternativa della rete, ma destinata a estendere il marchio in un campo del tutto nuovo (vedremo con quanto successo) è la campagna che Saatchi ha creato per Mtv mobile, il primo servizio di telefonia mobile che si rivolge a giovani e giovanissimi e che fa perno sullo storico brand videomusicale. Un testimonial sopra le righe, l'orsetto Fredo ? tenero all'apparenza ma animalesco nell'essenza ? e una vittima, l'amico coinquilino sottoposto a mille vessazioni, sono i protagonisti del serial pubblicitario, che ricorre anche a un sonoro rutto (dopo lo sdoganamento del peto di D&G) per attirare l'attenzione.
Da campioni della comunicazione come i broadcaster ci si potrebbe attendere di meglio: navigano in acque protette e sicure, Mtv ribadisce i suoi valori alternativi e gioca a provocare, mentre Sky e Premium sembrano scambiarsi suggestioni e idee. Torna l'idea dei testimonial abbassati alla quotidianità (le star a mensa), un po' di originalità non guasterebbe.
Molto legata proprio all'identità alternativa della rete, ma destinata a estendere il marchio in un campo del tutto nuovo (vedremo con quanto successo) è la campagna che Saatchi ha creato per Mtv mobile, il primo servizio di telefonia mobile che si rivolge a giovani e giovanissimi e che fa perno sullo storico brand videomusicale. Un testimonial sopra le righe, l'orsetto Fredo ? tenero all'apparenza ma animalesco nell'essenza ? e una vittima, l'amico coinquilino sottoposto a mille vessazioni, sono i protagonisti del serial pubblicitario, che ricorre anche a un sonoro rutto (dopo lo sdoganamento del peto di D&G) per attirare l'attenzione.
Decisamente più tradizionali, e familiari, le campagne per i due contendenti della Tv a pagamento, Sky e Premium Gallery. La prima ricicla un concept ormai sfruttato, dandogli veste nuova: ci sono i testimonial sportivi (Kakà affianca Luca Toni e Giorgio Chiellini per il calcio, Veronica Angeloni è alla testa di un gruppo di pallavoliste, il cestista Stefano Mancinelli guida un plotone di giocatori di basket, gli agguerriti fratelli Mirko e Mauro Bergamasco sono i leader della moltitudine di rugbisti...) impegnati in una maratona che conduce a casa dell'abbonato Sky.
Per Mediaset Premium i testimonial sono invece Hugh Laurie/Dr. House, Uma Thurman e Zlatan Ibrahimovic, che, a mensa, parlottano invidiosi della nuova star del pacchetto, nientemeno che Topolino (con l'arrivo di Disney Channel).
Per Mediaset Premium i testimonial sono invece Hugh Laurie/Dr. House, Uma Thurman e Zlatan Ibrahimovic, che, a mensa, parlottano invidiosi della nuova star del pacchetto, nientemeno che Topolino (con l'arrivo di Disney Channel).
Da campioni della comunicazione come i broadcaster ci si potrebbe attendere di meglio: navigano in acque protette e sicure, Mtv ribadisce i suoi valori alternativi e gioca a provocare, mentre Sky e Premium sembrano scambiarsi suggestioni e idee. Torna l'idea dei testimonial abbassati alla quotidianità (le star a mensa), un po' di originalità non guasterebbe.
Aldo Grasso
per "Corriere Economia"
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