Domani, lunedì 10 gennaio, sarà deciso il destino di Dahlia Tv e con esso quello di almeno 150 lavoratori. Una sorte che vorremmo non fosse già segnata da ciò che appare come una incontrovertibile certezza: lunghissimi silenzi e inspiegabili interrogativi dal giorno in cui il palinsesto ha subìto un drastico ridimensionamento.
Una riduzione (decisa da Filmmaster Television, l’azienda che in outsourcing produce e manda in onda l’intera offerta sportiva di Dahlia Tv e che lamenta il mancato pagamento degli emolumenti necessari per il proseguo della produzione) che ha innescato conseguenze drammatiche come il mancato rinnovo di tutti i contratti in scadenza alla fine del 2010, il taglio di alcuni rami produttivi e la prospettiva di un futuro che ad oggi appare nerissimo.
Domani il cda di Dahlia Tv potrebbe porre fine ad un’avventura iniziata, sotto ogni buon auspicio, meno di due anni fa. Una storia di lavoro animata prevalentemente dalla passione di ciascuno dei dipendenti dell’indotto, gli stessi che il 17 dicembre scorso avevano lanciato un appello che non ha avuto alcuna risposta. Nonostante la grave situazione i giornalisti e l’intero corpo produttivo hanno preferito non tradire i propri telespettatori abbonati garantendo comunque i servizi essenziali e non ricorrendo al diritto di ogni lavoratore allo sciopero che avrebbe penalizzato ulteriormente quanti hanno scelto di sottoscrivere un abbonamento a Dahlia Tv.
Un’agonia iniziata in silenzio l’estate scorsa con l’inspiegabile perdita di tre squadre importantissime per il bouquet di Dahlia: Palermo, Bologna e Fiorentina, rispettivamente la quinta e la settima città d’Italia per popolazione e la squadra tra le più autorevoli fra quelle dell’offerta. Una diaspora pesantissima a favore del diretto (e potentissimo) competitor che ha innescato un’emorragia di abbonati e l’inizio della fine di un progetto che appariva ambizioso.
Domani i dipendenti di Filmmaster Television, le loro famiglie, seguiranno l’evolversi di una vicenda che potrebbe implementare la lunghissima lista di disoccupati nel settore dell’editoria radiotelevisiva. Lo faranno in silenzio, garantendo la copertura del servizio, auspicando però che almeno qualcuno raccolga questo appello.
PS: in occasione del cda una delegazione dei dipendenti chiederà di essere ricevuta. L’assemblea dei soci è stata indetta a Roma, via Valadier 42, alle ore 17.