Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha emesso una sentenza, la numero 1223 del 22 gennaio 2024, riguardante il ricorso presentato da Assoprovider-Associazione Provider Indipendenti contro le modifiche al Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica disposte dall’Agcom. La sentenza respinge le censure mosse alla disciplina, sia in relazione alla conformità al diritto comunitario, sia per quanto riguarda la proporzionalità dei rimedi previsti.
Inizialmente, il Tribunale ha affrontato la questione della competenza regolamentare dell'Agcom in materia di diritto d'autore, respingendo la contestazione sulla mancanza di tale potere. I giudici hanno poi esaminato il cuore della controversia, stabilendo che l'azione dell'Autorità mira a fornire strumenti rapidi per contrastare le violazioni massicce del diritto d'autore online, senza entrare in conflitto con la funzione giurisdizionale. Il Tribunale ha sottolineato la necessità di bilanciare i diversi diritti coinvolti nella disciplina del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica, compresi la libertà di espressione, il diritto alla privacy e l'accesso dei cittadini alla cultura e a Internet, conformemente all'ordinamento dell'Unione europea.
Secondo il Tribunale, le statuizioni previste nel regolamento, anche dopo le modifiche apportate, sono legittime. Inoltre, sono stati dichiarati inammissibili i motivi di ricorso riguardanti la legittimità della donazione della piattaforma tecnologica "Piracy Shield" da parte della Lega Serie A.
Il potere dell'Agcom di disattivare i siti pirata in 30 minuti è stato ritenuto legittimo dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nella stessa sentenza. Il ricorso di un'associazione di provider contro le delibere dell'Autorità è stato respinto. L'associazione contestava la presunta ingiustificata gravosità dell'esecuzione degli ordini di disattivazione, sostenendo una violazione della libertà di impresa. Il Collegio giudicante ha respinto tutti i motivi di ricorso, confermando non solo il nuovo potere di disattivazione in 30 minuti dei siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi live, ma anche la legittimità complessiva del quadro regolamentare dell'Agcom in materia di diritto d'autore. La sentenza ha evidenziato la rapidità dei tempi (30 minuti) in relazione agli eventi sportivi che possono essere soggetti a condotte illecite, sottolineando che la misura non è estemporanea o sproporzionata, ma si basa su una solida base normativa e giurisprudenziale.
Il Giudice amministrativo ha sottolineato che la tutela del diritto d'autore rappresenta un interesse pubblico fondamentale, giustificando la previsione di procedure urgenti e l'adozione di misure tecniche avanzate. Tra queste misure, la piattaforma Piracy Shield, cui tutti gli Internet Service Provider devono accreditarsi entro il 31 gennaio, in vista della nuova procedura di disattivazione dei siti pirata in 30 minuti, conforme alla legge n. 93 del 14 luglio 2023.