La lotta contro la pirateria online, in particolare per quanto riguarda la trasmissione illecita di eventi sportivi come la Champions League e la Coppa Italia di basket, è diventata sempre più intensa grazie all'introduzione di nuove piattaforme e strumenti tecnologici. Due recenti articoli pubblicati da Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore mettono in luce gli sforzi e le sfide di questa battaglia in corso.
Secondo quanto riportato dal sito di Agcom, la piattaforma anti-pirateria ha bloccato 528 indirizzi IP nel primo mese di attività, con picchi di oscuramenti durante eventi sportivi di rilievo come il match tra Roma e Inter e quello tra Juventus e Udinese. Questa iniziativa si inserisce nel contesto normativo delineato dalla legge 93/2023 e dal regolamento Agcom, finalizzato a contrastare il dilagare della pirateria che, secondo dati Fapav, ha registrato un aumento del 9% rispetto all'anno precedente, con lo sport live come la categoria più colpita, con un incremento del 26%.
- Nella giornata del 15 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 99 blocchi di indirizzi IP
- Nella giornata del 14 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 34 blocchi di indirizzi IP
- Nella giornata del 12 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 40 blocchi di indirizzi IP
- Nella giornata dell'11 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 67 blocchi di indirizzi IP
- Nella giornata del 10 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 410 blocchi di indirizzi IP
- Nella giornata del 9 febbraio 2024 sono stati eseguiti n. 2 blocchi di indirizzi IP
- Nelle giornate di lunedì 5, martedì 6 e mercoledì 7 è stato eseguito n. 1 blocco di indirizzo IP
- Nelle giornate di venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 sono stati eseguiti n. 8 blocchi di indirizzi IP
D'altra parte, la piattaforma anti-pezzotto, denominata Piracy Shield, ha recentemente esteso il suo raggio d'azione alla trasmissione illecita di eventi sportivi, oscurando 114 emittenti illegali e colpendo direttamente gli utenti con multe fino a 5.000 euro. Tuttavia, l'efficacia di questo strumento è stata accompagnata da polemiche, poiché ha colpito anche siti non correlati alla pirateria, causando disagi e proteste da parte degli utenti.
Il monitoraggio e il blocco immediato di siti e canali pirata sono azioni necessarie per contrastare il fenomeno della pirateria online, che coinvolge migliaia di famiglie che accedono illegalmente ai contenuti senza sostenere i detentori dei diritti attraverso abbonamenti regolari. Tuttavia, l'implementazione di tali sistemi non è priva di rischi, come evidenziato dagli errori umani che possono portare all'oscuramento di siti legittimi.
Le sanzioni previste per gli utenti e i fornitori di servizi illegali testimoniano la determinazione delle autorità nel contrastare la pirateria online, con la Guardia di Finanza impegnata nel rintracciare i responsabili attraverso indagini mirate e tracciamenti finanziari.
Nonostante i risultati positivi nel contrastare la pirateria, è evidente che Piracy Shield e simili piattaforme devono affrontare sfide nell'ottimizzare i loro algoritmi e ridurre al minimo gli errori, garantendo al contempo che i blocchi siano diretti solo verso siti e canali effettivamente illegali. Questo equilibrio tra azione rapida ed efficace da una parte e prevenzione degli errori dall'altra rappresenta una sfida continua per le autorità e i fornitori di tecnologia nel campo della protezione dei diritti digitali.