Il governo inglese segna un punto a favore delle pay-tv nella disputa, non solo britannica, sulle «retransmission fee» che in Italia ha portato lo scorso anno all'oscuramento dei canali Mediaset sulla piattaforma Sky. In una risposta a una consultazione sul tema delle commissioni da ritrasmissione tenuta da Ofcom, l'authority Uk delle comunicazioni, il governo ha affermato di ritenere che «i broadcaster commerciali di servizio pubblico siano compensati in modo corretto per i loro canali in licenza» e pertanto «si aspetta che non ci siano pagamenti tra gli operatori di tutte le piattaforme e le emittenti di servizio pubblico» per la trasmissioni dei canali free sulle piattaforme a pagamento.
Il mantenimento dello status quo - come riportato dal Financial Times - avviene a dispetto dell'abrogazione di una norma, indicata alla sezione 73 del Copyright, Designs and Patents Act, che impediva agli operatori televisivi del servizio pubblico di caricare tali costi sulle tv a pagamento. La disputa è stata condotta in Uk da emittenti come Itv e Channel 4 ma la posizione espressa dal governo segna un punto a favore di Sky e Virgin Media. In Italia il tema delle «retrasmission fee» si è acceso l'estate scorsa dopo una delibera Agcom, relativa ai rapporti tra la tv di servizio pubblico Rai e Sky che poi hanno trovato un'intesa, e si è infiammato sull'asse Mediaset-Sky. A seguito del mancato accordo tra Cologno Monzese, che chiedeva il riconoscimento delle commissioni da ritrasmissione, e l'operatore satellitare, Mediaset da settembre 2015 ha deciso di oscurare Canale5, Italia1 e Rete4 sulla piattaforma satellitare.