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Ue invita Italia a fare presto. Bruxelles da inizio anno chiede liberazione banda 700 mhz

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Fonte: Adnkronos

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Satellite / Estero

Ue invita Italia a fare presto. Bruxelles da inizio anno chiede liberazione banda 700 mhzL'Italia deve accelerare sul 5G, la nuova rete per la telefonia mobile che consentira' velocita' e altissima qualita' nella trasmissione di dati e video. E' in sintesi il senso di una raccomandazione comunitaria che sarebbe in arrivo da parte dello Radio Spectrum Policy Group, il gruppo di consulenza della Commissione europea per le politiche dello spettro radio, secondo quanto apprende l'Adnkronos. La raccomandazione conterrebbe una valutazione sulle frequenze che sarebbero da utilizzare, sia libere che occupate; fino ad ora si e' sempre e solo parlato della banda 700 mhz, il cui uso e' attualmente in capo alle tv e che quindi dovrebbero essere 'liberate' dai broadcasters.

Bruxelles aveva gia' chiesto agli stati membri di accelerare sulla strada del 5G anche in vista della rivoluzione prevista con l'Internet delle cose per cui e' necessario un segnale ottimale. In un documento pubblicato all'inizio dell'anno la Ue chiedeva quindi ai 28 Paesi di liberare entro il 2017 la banda dei 700 MHz, per coordinarsi in vista del traguardo fissato al 2020. Il tempo stringe anche in Italia: l'ipotesi era che le frequenze della banda 700 meghaertz andassero in asta, come e' successo in Francia e Germania.

I tempi almeno sulla carta sono stretti visto che entro giugno 2017 l'Italia come gli altri Paesi dovra' adottare un piano nazionale per assicurare la copertura della rete e per liberare la banda dei 700 MHz. Per ora il governo ha messo da parte l'ipotesi dell'asta per la banda 700 per dedicarsi alle frequenze 900 e 1800 Mhz in scadenza a giugno 2018. Nel testo del ddl bilancio ammonta a poco piu' di 2 miliardi (2,01) l'incasso previsto dal governo dalla proroga al 2029 delle frequenze in questione.

Secondo la bozza, l'esecutivo invece di portare a gara i 2 blocchi di frequenze assegnati inizialmente per il Gsm, e in uso agli operatori di tlc, ha deciso di dare nel 2017 la possibilita' a chi possiede i blocchi in scadenza a giugno 2018 di rinnovare i diritti d'uso fino al 2029 con un forfait anticipato che, complessivamente, fara' incassare allo Stato la cifra di 2,01 miliardi. L'importo deriva dal canone di affitto attuale pagato dalle societa' maggiorato del 30%. Se il Ministero non riceve istanze o non concede proroghe i blocchi sono messi a gara pubblica entro il 30 giugno 2017 ed assegnati entro il 31 ottobre 2017, secondo i criteri adottati dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni entro e non oltre il 31 marzo 2017.

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