
Un incrocio, decine di immigrati in fila su un marciapiede, qualche auto che si ferma: è la nuova frontiera del
lavoro nero raccontata da un
reportage di Sky.it (
www.sky.it) e documentata dalle foto di
Francesco Cito. L’inchiesta
“I nuovi schiavi di Roma” è
on line da oggi sul sito di Sky.
Oggi, infatti, la manovalanza a basso costo non è sfruttata solo da piccole e medie imprese, ma anche da privati cittadini in cerca di un elettricista, un giardiniere, uno scaricatore. Un vero e proprio mercato degli schiavi che si apre, ogni mattina, in diverse zone di Roma. Li chiamano “smorzi” i punti dove gli immigrati vendono le loro braccia come in via Tiburtina. Qui, ogni giorno, intorno alle 6 del mattino, decine di romeni raggiungono ognuno il proprio “posto fisso”, quei 15-20 metri lungo la strada dove aspettano che passi un italiano pronto a prenderli in affitto per 40 euro al giorno.
Ogni volta che si accosta un’automobile, scattano tutti in prima fila e si stringono al finestrino del conducente. Chi è più veloce, si aggiudica il lavoro. Ma, in alcuni casi, è l’italiano a scegliere. La faccia più pulita o le spalle più robuste. Al mercato degli schiavi si trova di tutto: dai 20 ai 50 anni, sono pittori, muratori, fabbri, giardinieri, che all’occorrenza sanno reinventarsi elettricisti o addetti ai traslochi.
Le possibilità di guadagnare qualcosa? “Sempre meno”, assicurano gli stranieri intervistati da Chiara Ribichini, la giornalista di Sky.it che ha condotto l’inchiesta. Anche perché sono sempre più numerosi gli immigrati che si mettono sul mercato. A Formello ci sono i polacchi, ad Anzio i pakistani, a piazza Mancini romeni e albanesi. Il lavoro, sempre comunque in nero.
Tutti i dettagli, le fotogallery e le interviste, all’indirizzo
www.sky.it
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Foto: Francesco Cito per Sky.it