La crisi? È una occasione, non solo un problema. E si combatte con una ricetta semplice: rilanciando la sfida dello sviluppo, e ripartendo dalle persone. Perché “il capitale umano è la risorsa più importante per un’azienda che voglia essere moderna, innovativa e competitiva sul mercato”. Lo ha detto oggi il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ospite al Meeting dell’Amicizia di Rimini. Ma ad anticipare le sue parole, nella serata di ieri, sempre all'interno della kermesse riminese, erano stati i capi di due grandi aziende dal cuore italiano, ovvero il fondatore e presidente di Technogym Nerio Alessandri e l’Ad di Sky Italia, Andrea Zappia. Un'occasione, quella fornita dall'incontro dal titolo "Talenti e capitale umano", per condividere la storia di due aziende diverse per campo di attività e per dimensione, ma accomunate dalla stessa passione per ciò che non è ancora stato tentato, e dalla vocazione all’eccellenza. Cioè «dagli stessi principi guida», come ha sottolineato Zappia.
Una curiosità, una tensione, un fuoco interiore che è comune a quello di Sky, un’azienda che supera i 4 miliardi di fatturato e che mantiene la volontà di vedere gli ostacoli «non come recinti ma come incentivi per superarsi», e che si ispira agli atleti che racconta sullo schermo, «perché sono sempre alla ricerca del limite».
«Oggi il tema del purpose – ha spiegato l’Ad di Sky Zappia - cioè del perché si è in una azienda, è centrale. Ed è un argomento che rimanda direttamente alla responsabilità individuale e collettiva di chi lavora. In una realtà come Sky dove operano tante professionalità differenti – ha spiegato – il talento si coniuga sempre con innovazione. In tal senso è un modello Sky Sport che ogni volta cerca di migliorarsi, ad ogni stagione presenta elementi nuovi. In questi anni Sky ha portato nel nostro Paese servizi come l'On Demand, l'Alta Definizione, il 3D, il tasto per consentire di rivedere un programma già iniziato».
Non è un caso allora che per il servizio clienti, «il digital first in Italia», cioè il migliore, siano stati selezionati giovani nativi digitali, «gli unici in grado di pensare questo tipo di servizio già in termini di futuro e non di semplice adattamento a nuovi strumenti».Ma quali sono le caratteristiche richieste per poter entrare in un’azienda come Sky? Ci vogliono motivazione, passione e curiosità. Ma, secondo l’ad di Sky, anche «una propensione al cambiamento, soprattutto in un paese come l’Italia che è ancora troppo conservatore».
Da parte sua l’azienda ha il compito di stimolare il talento, di consentire alla persona e alle sua abilità di sbocciare nel modo migliore.
«Abbiamo provato a farlo creato un team in Moto3 con Valentino Rossi e nei prossimi mesi daremo origine alla Sky Academy, un'accademia che consentirà ai ragazzi di approfondire i diversi mestieri che si muovono dietro alla tv, oggi ancora poco conosciuti e spesso scelti sulla base di pochi e triti paradigmi».
E una volta raggiunto quel sogno? Bisogna continuare a coltivarlo e lo sta facendo Sky:
«Faccio il mestiere più bello nel mondo – ha detto Zappia - e in un’azienda fantastica, creativa e innovativa, eppure se dovessi esprimere un sogno vorrei che l’Italia potesse trasformarsi in un polo europeo e globale di creatività, vorrei che Sky diventasse un grande studio di produzione tv. Siamo cresciuti seguendo le produzioni americane e pensavamo che nel nostro Paese non fosse possibile realizzarle a qui livelli. Ma non è così. Gomorra è andato in onda in lingua originale e sottotitolato in oltre cento Paesi».
A dimostrazione che l’Italia può non essere un limite ma, al contrario, diventare quell’asticella che serve per saltare ancora più in alto, ancora più lontano.