Così è la tragicommedia della vita. Ti chiami Fiorello, vai una sola volta in una stagione in tv evinci il Telegatto. Ti chiami Corona vendi foto spiegazzate nell'etica e luminose nel gossip e ci fanno su quattro puntate di Matrix. Ti chiami Bonolis, strappi contratti miliardari giocando al rialzo tra Rai e Mediaset, ti confondi un po' coi tuoi dati d'ascolto e diventiire del mercato tv. L'effetto Capezzone: più fai casino più i riflettori t'abbagliano.
Mentre se ti chiami Gerry Scotti; salvi Canale 5 dalla disfatta con "A Milionario"; interpreti fiction deliziose; risollevi la radio aziendale, Radio 101; insuffli il respiro della vita in programmi vecchi come il cucco tipo "La Corrida"; ecco, se fai tutto questo con la discrezione d'un frate trappista, la tua azienda non ti si fìla di pezza o -peggio-ti dà per scontato.
Poi, però, accade l'inaccadibile. Accade che Gerry Scotti, l'uomo dei miracoli di Mediaset, venga premiato dagli Oscar Tv- Premio Regia televisiva (stasera su Rallino ore 21.10. Giusto per evitare equivoci, anche chi scrive è in giuria). Ovvero dalla .Rai,
E come miglior personaggio televisivo dell'anno, sbaragliando la concorrenza di Pippone Baudo e di Pierino Chiambrettì, entrambi reduci da un glorioso Sanremo. Ribadiamo. Raiuno che abbraccia il dottor Scotti.
L'emblema di Mediaset dimenticato da Mediaset che viene premiato dai nemici di viale Mazzini, roba che neanche nei sogni più arroventati di Piersilvio Berlusconi e Massimo Donelli. Scotti, nonostante tutto il mostruoso fair play del patron degli Oscar Tv Daniele Piombi, qua qualcosa non torna...
Scotti, nonostante tutto il mustuoso fair play del patron degli Oscar Tv Daniele Piombi, qua qualcosa non torna
«Ma no. Certo che è stata una stagione dai risultati inaspettati. Nessuno, le assicuro, pensava che La Corrida facesse il 33.5% di share; la genuinità trasversale del programma ha attratto anche un pubblico giovane, quello del Milionario. Che, tra l'altro, è tornato agli antichi splendori..». ...
Facendo da traino e portando ascolti pure al Tg5. Ã vero che Carlo Rossella le telefona per ringraziarla ogni sera?
«Rossella era già molto gentile anche prima, e poi è pavese come me. Comunque gli ho detto di non sentirsi in obbligo. Si sa che il pre-serale ha due scopi: portare pubblicità all'azienda e ascolti a chi viene dopo».
A proposito. Perché Bonolis dice che le ha lasciato in eredità col "Fattore C" il 24% di share, invece era solo il 17%, che lei ha subito portato al 26%?
«Che vuole che le dica? à una questione di bilancia, magari lui si pesa su una bilancia diversa. 0 magari ha soltanto indicato il suo risultato migliore, sorvolando sulla inedia...».
Scotti, poche storie. Lei ha televisivamente salvato le terga ai suoi, eppure il Telegatto l'han dato a Fiorello. Perché?
«Guardi le leggo l'sms che mi ha mandato Fiore l'altra sera- "Ciao Gerry. Stasera sono a casa e sto guardando la Corrida Sei veramente un grande. Ecco, sono felice che il Telegatto l'abbian dato a uno così...».
Ma che c'entra? Nòn s'a bbandoni a questa ipocrisia dorotea.
«...certo che se poi parliamo di presenza in tv, Fiore c'è stato una volta...».
Ah, ecco, volevo ben dire.
«E va bene. Parliamo chiaro. Diciamo che il fatto di dimenticarmi ai Telegatti non ha brillato d'eleganza. Può succedere - ed è profondamente sbagliato - che in tv avvenga come nella vita:- quando hai una moglie perfetta che non ti ha mai fatto le corna, un amico che non ti ha mai tradito, un dipendente onesto e. diligente che non sbraita e non minaccia mai di passare alla concorrenza, un vicino di casa che ti saluta sempre, può succedere che te ne dimentichi, li dai per scontati. Con me che gli sono fedele da 25 anni, che ci sono cresciuto dentro, Mediaset ha sbagliato».
Ma Berlusconi jr non la considerava il fratello maggiore, per certi versi un consulente-ombra?
«So che Piersilvio, a scaletta dei Telegatti fatta, è l'unico che si è accorto: "Ma qui di Gerry non c'è traccia...". Allora i responsabili hanno cercato di rimediare. Ma si figuri se facevo la buffonata di accettare un premio creato per l'occasione per me; potevano pensarci prima e poi poi si vive d'altro no? E poi un premio uguale è arrivato. E, scusi, ma le risulta che Piersilvio fosse ai Telegatti?».
No.
Francesco Specchia
per "Libero"