Quella che ci permetterà di passare dal canale per tutti, al canale tagliato su misura, costruito dall'utente, con un palinsesto creato in libertà , senza limiti di programmi e orari di trasmissione.
Una realtà -quella della IPTV- che fa prevedere un vero e proprio boom e una rivoluzione del concetto stesso di televisione.
Sta di fatto che la Rete, da quando ha aperto la banda, si è ritrovata invasa dalla televisione e le tecnologie permetteranno sempre più libertà di movimento a chi vuole navigare nel mondo della tv via internet.
Tv che sta assumendo dimensioni e numeri sempre più importanti già adesso; secondo uno studio di e-Media Institute solo nell'Europa occidentale, alla fine dello scorso anno, si contavano oltre due milioni di abbonati ai servizi di IPTV, con un incremento del 90% rispetto all'anno precedente.
Entro il possimo anno l'istituto di ricerca prevede che l'esercito degli utenti della televisione del web possa raggiungere 7.4 mln di unità .
Cifre che hanno spinto i colossi delle Tlc a cercare di coniugare palinsesti e pagine web, arrivando a immaginare un linguaggio come il TvML (simile all'html) messo a punto dalla rete giapponese NHK, in grado di generare automaticamente uno studio televisivo animato in digitale, in cui -in una sorta di scenario simile a quello di Second Life- i professionisti virtuali dell'entertainment, comunicano 'leggendo' gli script del TvML.
In Italia la crescita della tv via Rete potrebbe arrivare ai 900mila abbonati entro il 2008, partendo dai dati attuali che parlano di 200 mila utenti alla fine dello scorso anno.
Il nostro Paese si posiziona dietro Francia e Spagna dove i numeri sono maggiori. La tv di internet che parla francese alla fine dello scorso anno era appannaggio di quasi un milione di abbonati, mentre gli spagnoli hanno ben accolto Imagenio, la IPTV di Telefonica.
Un prodotto reso disponibile in un'offerta combinata che mette insieme telefonia, televisione e internet. In Italia gestori telefonici come Telecom e Fastweb trasmettono direttamente sul televisore di casa utilizzando le reti a banda larga.
I principali provider italiani mettono a disposizione del cliente un decoder che permette di vedere sul televisore di casa il segnale trasmesso via web.
Trasmissioni tradizionali, eventi, sport, spettacoli e tutta l'offerta che contraddistingue i servizi analogici e digitali: tutto quello che va in onda passa via cavo. Ma non solo.
L'utente infatti può sfruttare la rete per navigare direttamente sul web, o per decidere quando vedere un programma o se registrare 'on line', modificando, in base ai propri bisogni, il palinsesto.
Secondo Telecom, entro il 2010 la IPTV sarà il sistema più economico per offrire contenuti televisivi, per portare l'entertainment ai clienti, con costi più bassi rispetto al satellite e al digitale terrestre.
Entro due anni -spiegano gli analisti del maggiore provider italiano- l'IPTV sarà un servizio largamente diffuso, diverrà di uso comune così come è oggi l'Adsl.
Nel Belpaese però la funzionalità ideale della tv via web resta ancora il 'video on demand', sul modello di YouTube e delle altre piattaforme di video sharing.
Nel panorama italiano c'è Rai Click, la prima tv on demand in Italia. Nata da una partnership tra Rai e Fastweb, Rai Click offre su banda larga i programmi delle tre Reti Rai provenienti dall'archivio e dalla programmazione corrente, oltre a servizi interattivi. Il tutto fruibile sia su televisione che su computer.
Ma anche i grandi network televisivi si stanno spostando sulla tv del web, utilizzando le nuove tecnologie. Sky di Murdoch ha acquistato Myspace, Google ha messo le mani su YouTube, con operazioni che complessivamente hanno superato i 2 miliardi di dollari. Microsoft invece ha optato per la trasmissione direttamente sugli schermi televisivi, rendendo disponibile un decoder che funziona anche per il digitale terrestre.
La novità introdotta dal colosso di Redmond è che il set-top box può essere sostituito direttamente dalla Xbox 360, la console di cui Gates ha già venduto oltre 10 milioni di pezzi in 37 paesi. Microsoft inoltre ha messo a disposizione la tecnologia della IPTV che viene usata dal BT Group in Gran Bretagna, Deutsche Telekom in Germania, T-Online in Francia, Swisscom in Svizzera e Telecom in Italia.
Insomma tutti in campo a trasmettere via web. E i nuovi contenuti? Non bisogna preoccuparsi: la tv di Internet è come il WEB 2.0, partecipativo e interattivo, i contenuti li faranno gli utenti, come già avviene per YouTube, MySpace & company.