La Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l'operazione Taken Down, la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in Europa, smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. Oltre 270 operatori della Polizia Postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. La Polizia Croata ha eseguito ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 11 indagati.
LEGA SERIE A
«L'operazione Takendown rappresenta un passo cruciale nella lotta contro la pirateria audiovisiva, poiché si tratta della più vasta operazione mai condotta prima in ambito italiano ed internazionale, ed ha permesso di smantellare una rete criminale che serviva illegalmente 22 milioni di utenti - ha dichiarato l`Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo -. Stiamo combattendo senza sosta una battaglia a guardie e ladri, in cui questi criminali ricorrono alle più sofisticate tecnologie per cercare di eludere i controlli, ma i loro tentativi stanno miseramente fallendo poiché anche gli strumenti a disposizione delle Autorità hanno ormai raggiunto un livello di precisione tale da riuscire a colpire anche la più estesa e complessa infrastruttura informatica a disposizione dei pirati, oltre ad identificare i singoli utenti, che ora rischiano una sanzione amministrativa. Ringrazio le Forze di Polizia, la Procura Distrettuale di Catania e le Autorità giudiziarie internazionali per il lavoro svolto in questa operazione senza precedenti. La pirateria non è solo un reato, ma un attacco diretto a tutte le persone oneste di questo Paese, agli investimenti e alla qualità dei contenuti che i tifosi e gli appassionati meritano di vedere»
SKY ITALIA
Andrea Duilio, AD di Sky Italia, sull’operazione anti-pirateria “Taken Down”:
«Voglio ringraziare la Procura e la Polizia Postale di Catania, Europol e l’Audiovisual Anti-Piracy Alliance per questa straordinaria operazione alla quale siamo orgogliosi di aver collaborato. I risultati raggiunti sono frutto di un grande lavoro sinergico che ha permesso di smantellare un’organizzazione criminale che operava su scala internazionale. Azioni come questa, insieme al contributo sistematico che dà Piracy Shield oscurando in tempo reale i siti pirata, rendono più efficace la lotta a un fenomeno che danneggia l’industria audiovisiva distruggendo migliaia di posti di lavoro».
DAZN
Grazie all’operazione della Polizia di Stato condotta su disposizione della Procura distrettuale della Repubblica di Catania non solo si è proceduto allo smantellamento di una complessa e capillare infrastruttura informatica che serviva illegalmente milioni di clienti in Europa, ma si è anche quantificato, in maniera oltremodo preoccupante, il danno economico generato dal fenomeno fraudolento della Pirateria, che ogni anno sottrae miliardi di euro all’industria dell’audiovisivo. DAZN commenta così la più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva mai condotta in ambito italiano ed internazionale.
«Ci congratuliamo con la Procura della Repubblica di Catania e con la Polizia Postale e delle Comunicazioni che hanno realizzato, grazie alla partecipazione degli organi giudiziari e di Polizia di diversi paesi europei, una così incisiva azione di contrasto alla pirateria. Azioni come questa sono fondamentali per la sostenibilità dell’intera industria sportiva. Gli oltre 22 milioni di utenti oscurati in Europa che hanno comprato pirateria ci danno in parte l’idea di quanto questo fenomeno sia esteso e dilagante in Italia ma non solo. Oltre ai rischi in cui si incorre, come il furto della propria identità e informazioni bancarie, quanto annunciato oggi dalla Procura di Catania e dalla Polizia delle Comunicazioni in conferenza stampa conferma che chi vende e compra pirateria lascia tracce in rete indelebili; i clienti saranno quindi sanzionati oltre a poter diventare oggetto di azioni da parte dei titolari dei diritti. Siamo contenti che il supporto che ci è stato richiesto e che abbiamo dato, abbia contributo al buon esito della collaborazione»
FAPAV
FAPAV - Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali plaude all’importante operazione su scala europea contro lo streaming illegale di contenuti audiovisivi condotta dalla Polizia di Stato su disposizione della Procura di Catania, con la compartecipazione degli organi giudiziari e di Polizia di molti paesi europei ed il coordinamento di Eurojust ed Europol. Con l’operazione “Taken Down”, la più vasta mai realizzata in Italia e in Europa, è stata così smantellata una complessa infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti, in ambito nazionale ed internazionale. Si è trattato di un vero e proprio blitz che ha impegnato oltre 270 operatori della Polizia Postale, i quali hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane. In collaborazione con le forze di polizia straniere, sono state inoltre eseguite 14 perquisizioni tra Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia nei confronti di 102 persone.
«Quella annunciata questa mattina è un’operazione senza precedenti nel contrasto alla pirateria audiovisiva. La Polizia Postale, su mandato della Procura di Catania, è riuscita infatti a smantellare un’organizzazione criminale che operava in tutta Europa” - ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV. “Si tratta di un duro colpo verso quelle mentalità criminali che operano senza confini e utilizzano gli introiti derivanti da atti di pirateria audiovisiva per finanziare pratiche criminose di vario genere. Un plauso va alle nostre Forze dell’Ordine per l’incessante impegno profuso nel contrasto ad un fenomeno che non solo danneggia l’industria culturale e la creatività italiana ma mette in serio pericolo la sicurezza e la privacy degli utenti che utilizzano piattaforme pirata. Nel 2023 si sono avuti circa 319 milioni di illeciti, 4 italiani adulti su 10 hanno infatti compiuto almeno un atto di pirateria. Questo impatta in modo rilevante sulle industrie dei contenuti audiovisivi e sportivi con una stima del danno economico potenziale di oltre 1 miliardo di euro. Numeri allarmanti anche per quanto riguarda il Sistema Paese: dai dati Ipsos elaborati per conto di FAPAV, si stima una perdita di fatturato per l’economia italiana pari a circa 2 miliardi di euro a causa della pirateria, il che implica una perdita di PIL che si aggira intorno agli 821 milioni di euro e una contrazione dei posti di lavoro pari a circa 11.200 unità. Per questo è cruciale la cooperazione tra le azioni delle Forze dell’Ordine, della Magistratura e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Inoltre siamo in attesa della nuova consultazione AGCOM finalizzata ad estendere la tempestività dell’azione di blocco degli illeciti anche agli altri contenuti audiovisivi non sportivi, tra cui ad esempio le prime visioni cinematografiche e le dirette televisive.» ha concluso il Presidente FAPAV.
AAPA
L'Alleanza Anti-Pirateria Audiovisiva (AAPA) ha sostenuto un'ampia operazione internazionale, coordinata da Europol ed Eurojust, che ha smantellato una delle più grandi organizzazioni criminali transnazionali dedite alla distribuzione di contenuti audiovisivi piratati. Questa rete, presumibilmente attiva in tutto il mondo, forniva accesso illegale a oltre 22 milioni di utenti e generava circa 250 milioni di euro di entrate illecite al mese, con un giro d'affari annuale stimato di 3 miliardi di euro.
L'operazione ha coinvolto più di 270 agenti della Polizia Postale in Italia, che hanno condotto 89 perquisizioni in 15 regioni italiane, mentre ulteriori 14 perquisizioni si sono svolte in paesi come Inghilterra, Svezia, Svizzera, Romania, Francia, Bulgaria, Germania e Croazia. Le autorità croate, in particolare, hanno arrestato 11 persone.
Durante i controlli, sono stati sequestrati criptovalute per oltre 1.650.000 euro e contanti per 40.000 euro, proventi ritenuti parte dell'attività criminale. Questa rete pirata non solo infligge gravi danni economici alle industrie creative e dell'intrattenimento, ma finanzia spesso altre attività criminali, esponendo gli utenti finali a rischi significativi come furti di dati, frodi e malware.
Mark Mulready, co-presidente dell'AAPA, ha dichiarato:
«Plaudiamo agli sforzi della Procura di Catania, della Procura di Stato croata per la repressione della corruzione e della criminalità organizzata, di Europol, di Eurojust e di tutte le forze dell'ordine coinvolte in queste operazioni. La portata di queste azioni di contrasto multigiurisdizionali evidenzia la notevole sfida che il nostro settore deve affrontare quando si tratta di reti pirata internazionali così sofisticate. Siamo orgogliosi di aver collaborato con i nostri partner delle forze dell'ordine per fornire formazione tecnica e supporto sul campo per aiutarli ad affrontare con successo la più grande rete pirata del mondo. Siamo molto grati ai membri dell'AAPA che hanno sostenuto questa giornata d'azione, tra cui Premier League, Sky Group, Nagravision, Deutsche Fußball Liga (DFL), beIN Sports, United Media, Friend MTS e Irdeto. Continueremo a collaborare strettamente con le forze dell'ordine in Europa e non solo, per consentire loro di identificare, indagare e perseguire con successo le reti pirata transfrontaliere su larga scala».
ANDREA ABODI (MINISTRO PER LO SPORT E I GIOVANI)
«I temi della pirateria e delle scommesse illegali riguardano l'economia criminale, che va oltre gli interessi legittimi della Serie A. Il salto di qualità si farà quando, oltre a interrompere il servizio illegale, si perseguiranno i fruitori del servizio. I fruitori devono comprendere in maniera meno superficiale che con dieci euro per ognuno non si vede solo una partita, ma si diventa complici dell'economia criminale - ha proseguito -. Non credo che la pirateria da sola uccida il calcio, credo che sia un problema da affrontare e risolvere ma dobbiamo contrastarlo con la forza e con la collaborazione interistituzionale, anche a livello internazionale".
Abodi, poi, ha sottolineato anche di averne
«parlato al Consiglio d'Europa tra ministri dello sport, ho chiesto di dedicare una sessione a grandi tematiche che comprendono anche il doping, tutti fattori degenerativi che vanno affrontati con metodo e insieme. Ho trovato grande corrispondenza tra i colleghi europei»