L'edizione di Pechino Express, intitolata "Fino al Tetto del Mondo", si è conclusa con una finale ricca di emozioni in Nepal, culminata con la vittoria della coppia soprannominata "I Medagliati", composta dalle leggende dello sport italiano Jury Chechi e Antonio Rossi. La finalissima, svoltasi nel suggestivo Tempio di Uma Maheshwor in Nepal, ha visto la coppia di sportivi trionfare dopo aver percorso oltre 6000 chilometri attraverso tre Paesi straordinari: Filippine, Thailandia e Nepal. Al secondo posto si sono classificati "I Complici", formati dalla cantante Dolcenera e dal suo compagno di vita e lavoro Gigi Campanile, mentre gli "Estetici", ovvero gli amici Giulio Berruti e Nicolò Maltese, si sono classificati al terzo posto, venendo eliminati a metà dell'ultima puntata. Lo show Sky Original, prodotto da Banijay Italia, è stato condotto da Costantino della Gherardesca, affiancato dall'inviato speciale Fru.
Successo di Audience e sui Social – L’ultima tappa dello show Sky Original prodotto da Banijay Italia, ieri su Sky Uno/+1 e on demand, ha segnato il miglior risultato di sempre per una finale da quando lo show è su Sky: una Total Audience di 568mila spettatori con il 2,7% di share (in tv 906mila contatti e il 60% di permanenza), in crescita del +2% rispetto alla finale dell’anno scorso e del +36% rispetto al precedente episodio. Con questi dati, la stagione di Pechino Express-Fino al tetto del mondo si chiude con una media in Total Audience di 488mila spettatori. Sui sette giorni, l’episodio della scorsa settimana ha raggiunto Total Audience cumulata di 1.128.000 spettatori. Sui social Pechino Express è stato lo show più discusso in assoluto nella giornata di ieri, con 208mila interazioni Social TV Audience in rilevazione Linear e oltre 245mila interazioni nella rilevazione Same Day 24/7, rispettivamente +29% e +11% rispetto alla finalissima della scorsa edizione (fonti: Talkwalker, Trends24.in).
La Vittoria dei "Medagliati" - Jury Chechi e Antonio Rossi, abituati ai grandi palcoscenici sportivi, hanno descritto la vittoria a Pechino Express come qualcosa di unico. Hanno riflettuto sul confronto tra le Olimpiadi e l'adventure game. Antonio ha spiegato: "sono due cose molto diverse. Devo dire che l'atteggiamento, diciamo, di sportivi, l'esperienza sportiva oggettivamente ha aiutato in alcuni frangenti il fatto di non mollare, di crederci, anche se ci siamo sempre ricordati che era un gioco e che la gara vera, le gare vere noi le avevamo già fatte nella nostra attività sportiva". Jury ha ammesso che anche a Pechino la tensione non è mancata: "Io ho sbroccato un paio di volte, poi non si è visto, ma Antonio lo sa perché c'era tanta tensione, stanchezza". La loro amicizia si è confermata un punto di forza. Antonio ha affermato: "la nostra forza è stata proprio la nostra amicizia, il fatto di conoscerci, sapere quali fossero i nostri punti deboli e affrontarli assieme". Hanno affrontato insieme le sfide, incluse le prove di memoria, su cui, come ha scherzato Antonio, "La memoria un disastro. Yuri soprattutto...". Nonostante le difficoltà, si sono goduti ogni istante, ridendo molto. Antonio ha citato come momento più emozionante la prima notte nelle Filippine: "abbiamo trovato una capanna in riva al mare... che ci ha accolto, ci ha fatto da mangiare... e abbiamo visto un'alba spettacolare". Ha definito quella "la serata migliore".
"I Complici" e la Vittoria del Viaggio – Dolcenera e Gigi Campanile, pur arrivando secondi, hanno sentito di aver vinto qualcosa di altrettanto prezioso. Gigi ha dichiarato con emozione: "abbiamo vinto lo stesso. Sicuramente non abbiamo perso. Abbiamo guadagnato unione, abbiamo guadagnato complicità, abbiamo guadagnato leggerezza, abbiamo guadagnato gioia, abbiamo vinto gioia, abbiamo vinto felicità". Dolcenera ha descritto il viaggio come straordinario ed emozionante, ma soprattutto come una conferma fondamentale: "non mi ha cambiato questo viaggio, ma mi ha dato conferma e per me questo è molto importante. Mi ha confermato che nella vita ci sono momenti di criticità, ma che si possono trasformare in opportunità". E ha aggiunto: "È una conferma che davvero se ci credi fino in fondo ogni sogno è realizzabile. Era un po' un sogno questo per noi e noi l'abbiamo realizzato insieme e non c'era il regalo più bello per me". Dolcenera ha parlato dell'uso della sua voce come mezzo di comunicazione universale: "mi è venuto spontaneo utilizzare la voce come mezzo comunicativo ancestrale... era per compensare e per è una difficoltà comunicativa, ma anche per unirsi, connettersi. Ci credo molto in questa cosa". Ha anche espresso un rammarico: "Una delle cose di cui ho più sofferto è la mancanza di un registratore vocale... lì c'erano un sacco di spunti musicali... e poi ho anche inventato melodie". Un aspetto emerso in questa edizione, notato da Dolcenera, è stato lo spazio dato a temi personali complessi, come la maternità/paternità: "è venuto fuori nella puntata in cui c'erano gli scambi di coppia... ci è venuto spontaneo, senza nessuna forzatura televisiva autorale". Ha considerato questo un valore aggiunto. Gigi ha sottolineato come la vicinanza tra i concorrenti abbia favorito questa intimità: "è dipeso dal fatto che comunque ... non c'era un rapporto di distanza freddezza... ci si viveva... in maniera intensa". Gigi ha anche scherzato sul momento più brutto dei Sette Mostri, trovando il coraggio "pensando a Federica Pellegrini che mangiava tutto senza difficoltà".
Gli "Estetici": Bellezza nella Semplicità e Accettazione – Giulio Berruti e Nicolò Maltese, terzi classificati, hanno parlato di un viaggio che ha rafforzato la loro percezione dell'importanza delle cose semplici. Giulio ha detto: "ti ricordano quanto poi le cose importanti della vita siano anche altre, no? E quindi il senso della comunità, il fatto di essere stati accolti eh da così veramente da persone che non ci conoscevano e ci hanno dato tutto quello, anche quello che non avevano". Un momento di particolare intensità per loro è stata una notte in un tempio in Thailandia. Nicolò l'ha definita "un'esperienza anche mistica", un momento per "distaccarsi dalla realtà" e trovare "un senso proprio di pace e soprattutto di presenza nel qui ed ora, qualcosa che onestamente non capita così spesso" nella vita di tutti i giorni. Come per le altre coppie, il Nepal ha rappresentato una fase difficile. L'esperienza con il cane Botox è stata particolarmente provante. Nicolò l'ha definita "l'inizio della fine perché ci ha proprio dato una botta", ma allo stesso tempo "l'esperienza forse più vera che è capitata inaspettatamente". Si sono assicurati che Botox fosse accudito dalla famiglia che li ha ospitati e stanno verificando la possibilità di portarlo in Italia, pur rispettando il suo benessere nel suo ambiente di origine. Parlando dei "Sette Mostri", Nicolò ha rivelato che la difficoltà maggiore non era mangiare, ma l'odore: "quell'uovo puzzava a 1 m di distanza. Era era più difficile avvicinarsi all'uovo che mangiarlo.". Nonostante la competitività iniziale, sia Giulio che Nicolò hanno espresso soddisfazione per essere arrivati in finale. Giulio ha riconosciuto la superiorità dei vincitori con sportività: "perdere con i più forti al mondo. Certo... Voi avete chiaramente una tenuta mentale, fisica che per noi è oggettivamente sconosciuta".
Competizione e Legami Umani – I concorrenti hanno concordato sull'elevato livello di competitività di questa edizione. Giulio Berruti ha confermato: "abbiamo veramente tutti quanti noi comunque giocato per vincere. con una grande voglia di arrivare". Tuttavia, hanno anche sottolineato la sportività e il rispetto reciproco. Gigi Campanile ha osservato che, sebbene ci sia stato più "sfottò" rispetto ad altre edizioni, era sempre in un clima di gruppo e senza problemi al di fuori del gioco. Molti hanno evidenziato come la trasmissione mostri solo una minima parte dell'esperienza reale. Giulio Berruti ha sottolineato che viene raccontato "un 10%, ma nemmeno, ma nemmeno, ma nemmeno" del vissuto totale. Ha aggiunto: "ognuno ci portiamo dentro personalmente come coppia anche un Pechino Express personale". Dolcenera ha ribadito questo concetto: "la stragrande maggioranza delle emozioni provate rimarranno personali e non raccontabili". Nonostante la competizione, molti sperano di non perdere i contatti. Jury Chechi, alla domanda su chi non andrebbe a cena, ha risposto: "non escluderei nessuno... sono stati tutti una bellissima scoperta... spero davvero che ci sia la possibilità di rivederci, di risentirci, di non perderci perché abbiamo vissuto insieme un'esperienza unica".
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)