
ÂÂ
La svolta, in realtà, sembra abbastanza vicina. Il problema è convincere a percorrere strade diverse rispetto al passato. Perché è ovvio che non ci potràpiù essere una copertura televisiva totale dell'evento, ma serviràcapire che è fondamentale un lavoro di qualità, di selezione. Anche ieri il presidente della Lega, Antonio Matarrese, ha avuto una lunga serie di colloqui con i presidenti delle societàcadette. Nessuna riunione in via Rosellini, in realtà, ma diversi contatti per cercare di tastare il polso dei dirigenti. Come si sa, c'è chi, in assenza di un accordo economicamente vantaggioso, puntava a tornare alla domenica, in modo da rientrare, almeno in parte, dei soldi non incassati dalla vendita dei diritti tv grazie ad un maggior numero di spettatori paganti. Perché una cosa è certa: il sabato porta via spettatori alla serie B. Ma su questo punto c'è una precisa delibera della Lega nella primavera del 2006 che costerebbe un sacco di quattrini, legati alla mutualitàgarantita dai club di A. Mutualitàche, spostando la serie B alla domenica, verrebbe appunto a cadere.
ÂÂ
La strada da seguire dovràquindi, per forza di cose, essere diversa. E verràaffrontata con calma nell'assemblea straordinaria che Matarrese ha convocato per il prossimo martedì 4 settembre. Anche in questo caso, una scelta strategica e logica: definite le prime due di campionato (tutte alle 16 sabato prossimo, con anticipi e posticipi nel turno successivo) si potràpoi arrivare alla riunione generale con le idee molto più chiare. E assai probabilmente anche con un accordo, visto che la richiesta di "mutuo soccorso" fatta da Matarrese ad alcune emittenti sembrerebbe aver trovato una soluzione.
ÂÂ
Dovrebbero essere Sky e Telecom, in una sorta di consorzio, a prendersi carico della trasmissione di anticipi e posticipi. Ma saràappunto la Lega a garantire il livello delle partite da trasmettere: perché solo con un prodotto di qualità, anche dal punto di vista tecnico, la serie B potràcontinuare ad essere un campionato appetibile dalle tv e dal pubblico, anche senza le corazzate di un anno fa: Juventus, Napoli e Genoa.
ÂÂ
Alberto Pastanella
per "Tuttosport"
per "Tuttosport"