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Vediamo, grazie a quanto apparso questa mattina sulle pagine del "Corriere dello Sport" le opinioni dei dirigenti delle varie emittenti che avevano presentato un'offerta alla Lega Calcio durante le prime trattative (Rai e Conto Tv). Spazio anche alle ragioni per cui le altre tv si sono dichiarate non interessate all'acquisizione dell'evento (Dahlia, Mediaset e Sportitalia).
RAI
A illustrare la posizione della Rai è Massimo De Luca, direttore di Rai Sport. Che sottolinea subito: « Una finale di Supercoppa alle 2 del pomeriggio ha molto meno interesse per una televisione. Un evento del genere in prima serata ha un valore, nel primo pomeriggio di un sabato agostano ne ha un altro. Ma questo non lo scopriamo oggi, lo sapevano bene anche i dirigenti della Lega. E comunque la Rai ha fatto un’offerta, che definirei significativa. Non è stata accettata, se ne parlerà ancora ».
Si è già assicurata in passato altre esclusive come i preliminari del Napoli in Coppa Uefa, ora Conto Tv prova anche la carta Supercoppa (come lo scorso anno). Dopo la prima offerta, rifiutata dalla Lega, tornerà alla carica sabato.
Il fatto è aggiunge Crispino, che la Lega non ha adottato le giuste misure per valorizzare un evento come la Supercoppa: « Quello stesso giorno ci sono amichevoli, programmate per la prima serata. Questo crea un danno all’immagine della Supercoppa, ancora una volta la Lega non ha saputo proteggere il suo evento, come invece fa la Uefa che non permette sovrapposizioni con altre gare nei giorni di competizioni europee. La Lega con la Coppa Italia ha fatto lo stesso errore. Nei giorni dei primi turni di Coppa Italia c’è per esempio un Trofeo Tim tra Milan, Inter e Juventus. Così non si fa altro che indebolire l’attrazione della Coppa».
Anche perché, ha aggiunto Crispino, quando si è lamentato con la Lega del fatto, si è sentito rispondere: « E come facciamo a dire a Milan, Juve o Inter di spostare le amichevoli? ». Sintomatico dei poteri della Lega rispetto alle grandi del nostro calcio. Poi però i dirigenti di via Rosellini non possono pretendere di ricevere le stesse offerte di una gara serale.


«Strategicamente non sarebbe stata una mossa vincente » fanno sapere dal canale televisivo. Decisiva è la collocazione dell’evento: « La richiesta della Lega Calcio è stata ritenuta alta, nonostante si tratti di un evento importante per il calcio italiano. Ma richiede un impegno notevole e ha una collocazione di data e orario che è fuori dagli obiettivi strategici di SportItalia». Insomma, il rapporto costi/benefici non è favorevole, anche perché all’offerta per i diritti andrebbero sommati i costi di produzione, tenendo conto che produrre in Cina diventerebbe costoso.

Sostanzialmente, per i vertici del colosso televisivo la Supercoppa italiana non è interessante. Fanno sapere da Cologno Monzese: « Non abbiamo fatto un’offerta alla Lega Calcio per quanto riguarda la Supercoppa di Lega né la faremo nella prossima asta in busta chiusa per un motivo molto semplice: una gara che in Italia sarebbe trasmessa alle 14 di un sabato pomeriggio di agosto non ha un appeal televisivo adeguato »
Non permetterebbe un ritorno economico sufficiente per il network, che comunque nello stesso periodo punta su altre gare, le amichevoli precampionato con squadre blasonate, Milan in prima linea.
Al di là dell’asta aperta dalla Lega per l’assegnazione dei diritti - che se « non è andata deserta» come precisano in via Rosellini, ha riscontrato un entusiasmo minore di quanto si aspettavano i diriÂgenti - quello che lascia perplessi è la decisione di giocare la partita alle 20 ora di Pechino, le 14 in Italia. Di un saÂbato di agosto, quando milioni di persoÂne saranno in viaggio verso le mete di vacanza o già in spiaggia.
Dalla Lega fanno sapere di non temeÂre alcun rischio e di non voler ritoccaÂre la base d’asta di 600mila euro che vaÂle per la presentazione di offerte. Dopo il primo fallito tentativo di assegnare i diritti della gara (Conto Tv e Rai hanno presentato offerte che differivano di soÂli mille euro l’una dall’altra ma comunÂque ben al di sotto della soglia richiesta) sabato ci sarà una nuova asta. Ma le ciÂfre potrebbero essere inferiori ai 200mila euro. Così, la settimana prossiÂma, cominceranno le consultazioni priÂvate, e « una soluzione dovrebbe arrivaÂre entro venerdì 23 luglio » fanno sapeÂre da Milano.
