Il richiamo della Commissione europea sulle frequenze tv?
Per Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, «è colpa di Gentiloni, perché doveva difendere due leggi italiane che sono state votate una dal centrosinistra nel 2001 e l'altra cioè la Gasparri».
Il presidente di Mediaset si riferisce alla richiesta dell'Ue di abolire entro due mesi la legge Gasparri sulla radiodiffusione.
Bruxelles ritiene in sostanza che la normativa «introduca restrizioni ingiustificate alla prestazione di servizi di radio-telediffusione e attribuisca vantaggi ingiustificati agli operatori analogici esistenti» (in sostanza Rai e Mediaset).
Secondo Confalonieri il ministro delle Comunicazioni «doveva difendere le leggi dello Stato italiano perché c'erano le argomentazioni per farlo. Quello che contesta l'Europa, cioè che c'è una discriminazione nella distribuzione delle frequenze nel passaggio dall'analogico al digitale, perché solo Rai. Mediaset e Telecom hanno una sorta di privilegio nel comprare le altre frequenze, non è vero».
«La Gasparri - sottolinea Confalonieri - apre invece il settore ad altri operatori, come è successo con il gruppo l'Espresso che ha comprato ReteA, H3g che ha comprato una Tv che era Odeon, e poi c'è D-free che è di proprietà di Tfr francese. Quindi ci sono altri soggetti che operano nella televisione e nella compravendita delle frequenze».
Così, i rilievi dell'Ue «dovevano essere respinti dal governo nazionale. Invece, ancora, una volta la polemica politica ha prevalso sull'interesse nazionale e si disfa il giorno dopo quello che è stato fatto il giorno prima. Se continuiamo così - avverte Confalonieri - i nuovi mercati, compreso il Mediterraneo, ce li scordiamo. Bisogna essere forti in casa per andare fuori. Se ci date la mazzata in testa scordiamoci del Mediterraneo». Mentre, conclude scettico Confalonieri, «non ci sarà alcuna accelerazione sul ddl Gentiloni».
Il presidente di Mediaset se la prende con il ddl Gentiloni, tanto da parlare di un conflitto di interessi al contrario: «Questo ddl stabilisce un conflitto d'interessi alla rovescia. II governo usa la politica per colpire un'azienda».
Articolo tratto da "Il Giornale"
edizione del 20-07-07