
Miglior risultato di sempre per
Ausmerzen – Vite indegne di essere vissute di
Marco Paolini, che ieri mercoledì 26 gennaio, ha registrato il
6,44% di share,
1,7 milioni di telespettatori (1.708.930)
oltre 4,8 milioni di contatti (4.821.948) con un picco di
1,9 milioni di telespettatori (1.951.488 alle 21:34) e del
7,51% di share (alle 23:15)
A seguire, l’approfondimento condotto da Gad Lerner, ha ottenuto il 6,24% di share, più di 779 mila telespettatori (779.718) e quasi 2,7milioni di contatti (2.690.105) con un picco di 1,2milioni di spettatori (1.263.818) e del 8,20% di share (alle 23:35).
Ancora un'opera di alto teatro civile portato sulle scene da Paolini, «frutto di due anni di ricerche, di incontri con testimoni e con specialisti», spiega l'artista. «È una narrazione cruda, nitida, razionale. Faccio la cronaca di una storia di cui pochi sanno moltissimo e molti non sanno nulla. Anch'io ne sapevo pochissimo fino a qualche tempo fa. Serve provare a raccontarla perché non penso sia solo archeologia storica, e neppure una storia solo tedesca. Pone domande difficili, che riguardano il presente, e forse è per questo essere difficili che non ce le poniamo volentieri».
Le domande - Noi cosa avremmo fatto al loro posto? Quali sono i limiti della scienza e della genetica? Possiamo dimenticare come sono stati ottenuti molti dati scientifici che ancora oggi sono alla base degli studi in molti settori? - che dopo il monologo Gad Lerner ha rivolto agli spettatori, in una sorta di riflessione-dibattito su un tema attualissimo che si basa su un dato di fatto: in un periodo di crisi economica - come quella che stata attraversando la Germania negli anni Trenta e poi con la guerra - le prime risorse che vengono tagliate sono quelle dell'assistenza ai più indifesi.