Grande successo per la prima puntata di "Panariello non esiste", che ha registrato una media di 6.581.000 telespettatori, e uno share del 27,29%. Il comico toscano ha regalato risate con l'imitazione di Nicolas Sarkozy con Angela Merkel (interpretata da Vincenzo Salemme) e la rivisitazione di "Italia's Got Talent" in versione "killer" con l'aiuto di Salvo Sottile. Ospiti d'eccezione Tiziano Ferro, la bellissima Micaela Ramazzotti e James Taylor.
Partenza boom, dunque, per il programma che è stato il più visto del prime time battendo "La Certosa di Parma", che su Rai1 è stata vista da 5.660.000 spettatori, pari a uno share del 20.27%. Share che per Panariello sale ulteriormente al 29,99% se si considera il target commerciale (15-64 anni).
Attese quindi confermate per il ritorno in tv del comico con il "one man show" dal celebre Studio 5 di Cinecittà (lo stesso utilizzato da Fiorello per il suo show in quattro lunedì di fila, ndr). I momenti di massimo ascolto si sono registrati all'ingresso di Panariello sul palco con il monologo di apertura che ha catturato oltre 9 milioni di telespettatori (9.075.823 alle ore 21.33), così come la gag sui giochi dei bambini, che ha avuto uno share commerciale del 37.22% alle 23.22.
Performances d'eccezione de Les Farfadais, che si sono alternati sul palco tra esilaranti monologhi e nuovi personaggi di Panariello. A impreziosire il tutto è stata la splendida voce di Nina Zilli (insieme hanno omaggiato Lucio Dalla cantando "Anna e Marco"), la tromba di Fabrizio Bosso, la magia dell'orchestra diretta dal maestro Franco Micalizzi e il corpo di ballo guidato da Bill Goodson.
MASSIMO DONELLI: "DOPPIAMENTE FELICI" : "Evento doveva essere, evento è stato - dice Massimo Donelli, direttore di Canale 5 -. Con un successo che i numeri certificano inequivocabilmente, Giorgio Panariello ha festeggiato alla grande su Canale 5 il suo ritorno in tv dopo sei anni di assenza. Ritrovando da subito l'affetto di milioni di italiani con i quali ha saputo costruire nel tempo, attraverso una dura gavetta prima e i grandi spettacoli poi, un rapporto indissolubile. Il suo successo è il nostro orgoglio. La rete, infatti, lavora abitualmente sulle lunghe serialità, spina dorsale del palinsesto: il grande show è per noi un terreno inconsueto. Di conseguenza il risultato di 'Panariello non esiste' ci rende doppiamente felici".