Ammirando la figura di Pietro Mennea si ha l'impressione di imbattersi in un personaggio appartenente alla leggenda. Un mito per l'atletica mondiale oltre che azzurra, una personalità forte, forgiatasi nel «sud», terra diffidente e di silenzi, ma un profilo esatto dello sprinter più veloce e più testardo mai avuto in Italia risulta essere operazione complessa.
La storia di Pietro Mennea sembra caratterizzata da un comun denominatore: tagliare traguardi e proiettarsi alla successiva sfida, considerare ogni successo, piccolo o grande che sia, un semplice punto di partenza anzichè d'approdo e per questo è facile capire come un campione del suo calibro smessi i panni della celebrità, riposta la tuta e gli scarpini, abbia potuto continuare a dare importanti contributi seppur in scenari differenti dalle piste d'atletica.
È stato politico e avvocato italiano, oltre che olimpionico (1980), detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (con il tempo di 19'72, attuale record europeo).
Nel video la telecronaca originale Rai a cura di Paolo Rosi