Il 4 novembre 1961 nasce il Secondo Canale della RAI, denominato allora Secondo Programma, e destinato a diventare Rete 2 con la riforma del 1975 (poi l’attuale Rai2) con l’augurio di un testimonial d’eccezione, Mina:
“Questa sera per noi, cittadini del monoscopio, sudditi delle antenne, inscritti nei ruoli del teleschermo, questo e’ un grande giorno. Da pochi minuti, sul palazzo di via Teulada, una mano a 17 pollici ha esposto un nastro bianco. E poi lo sapete tutti: e’ nato il secondo canale... il suo destino è già segnato, nasce all'insegna della vittoria. Ed ora ditemi che sono retorica, che sono una sentimentale, ma io a questo secondogenito televisivo voglio dedicare un brindisi. Cin cin, Secondo Canale! Noi ti consideriamo un amico e anche se, come nelle dinastie dei monarchi, porti il nome di Canale Secondo, noi ti auguriamo di non essere secondo a nessuno. Ed ora, piccolo canale appena nato, buona notte.”
Ma il 1961 e’ anche un anno eccezionale, ricco di avvenimenti storici, politici, culturali e scientifici. Il 20 gennaio, a Washington, John Kennedy presta giuramento come 35mo presidente degli Stati Uniti d'America e il 28 gennaio l'XIma edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo si conclude con la vittoria di “Al di là”, eseguita da Luciano Tajoli e Betty Curtis.
In finale arrivano anche “24mila baci”, cantata da Adriano Celentano e Little Tony, e “Il mare nel cassetto”, interpretata da Milva e Gino Latilla. Le mille bolle blu”, interpretata da Mina si classifica in quinta posizione.
Il 12 aprile Jurij Gagarin è il primo uomo nello spazio, il 5 maggio Alan Shepard è il primo americano nello spazio col programma Mercury. L’11 giugno la quarantaquattresima edizione del Giro d’Italia se la aggiudica Arnaldo Panbianco e, sempre nello stesso mese, la Juventus mantiene sulla maglia lo scudetto.
Il 2 agosto, a Liverpool, primo concerto dei Beatles nello storico locale Cavern Club. Il 4 agosto nasce Barack Hussein Obama II, attuale presidente degli Stati Uniti d'America. Il 15 agosto l’esercito della Repubblica Democratica tedesca inizia la costruzione del muro di Berlino.
Sempre nel 1961, a Torino, si svolge la grande esposizione di Italia '61, organizzata per festeggiare il primo centenario dell'Unità d'Italia: gli italiani sono 50 milioni di cui l’8.3 per cento analfabeti, il reddito annuo pro capite e’ di 427.053 Lire. Pier Paolo Pasolini dirige il suo primo film, “Accattone”. Ma e’ anche il trionfo del genere peplum con Ursus, Maciste, Sansone.
De Sica, invece, propone “Il giudizio universale” (soggetto e sceneggiatura di Cesare Zavattini) con un cast d’eccezione: tra gli altri Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Paolo Stoppa, Renato Rascel, Silvana Mangano, Anouk Aimee, Jack Palance, Lino Ventura più i veloci camei di Domenico Modugno e Mike Bongiorno.
Rai2 inizia le sue trasmissioni il 4 novembre 1961 con il nome di Secondo Programma. Già dal suo debutto, il canale aveva lo scopo di trasmettere una programmazione alternativa e maggiormente dinamica rispetto a quella del Programma Nazionale (attualmente conosciuto come Rai1), una programmazione che punta alla sperimentazione.
Il canale vedrà anche la nascita del Telegiornale, in onda alle 22.00 circa, dopo il consueto Telegiornale del Nazionale. Grande novità: la presenza di un giornalista (l’attuale conduttore) che sostituisce lo speaker, con il compito di presentare gli avvenimenti del giorno.
Le notizie, le più importanti delle quali vengono anticipate in una sintesi iniziale, si alternano ai filmati e ai collegamenti con i corrispondenti esteri e con le redazioni di Milano e Torino. Direttore del Telegiornale unico, anche se sdoppiato, é Enzo Biagi.
Poi, l’inserimento dei servizi sportivi. Il Telegiornale del Secondo Canale manterrà comunque, nelle sue linee fondamentali, la struttura dell’edizione del Nazionale aggiornando le notizie fino alla messa in onda.
Presidente del Cda Rai era Novello Papafava, l’Amministratore delegato Marcello Rodinò e il Direttore generale Ettore Bernabei.
Alla data del “debutto” la percentuale della popolazione italiana che poteva ricevere il segnale si attestava al 50 per cento, mentre l’anno successivo e’ salita al 70 per cento. Anche allora si posero problemi tecnici come l’installazione di una nuova antenna, perché il segnale veniva trasmesso in banda UHF, o la necessita di aggiornare il vecchio televisore con un convertitore visto che le tv nascevano con un solo tasto.
Il 4 novembre, dunque, parte il Secondo Canale con Alba Cercato che presenta un programma dedicato alla Grande Guerra (un documentario dal titolo “Tutti quei soldati” e un racconto sceneggiato, “La trincea”, affidato alla regia di Dessì) e, nei giorni successivi, “Enrico IV” di Shakespeare con la regia di Sandro Bolchi, “La donna del mare” di Ibsen e “La Brocca rotta” di Heinrich von Kleist.
Sempre in quello scorcio d’anno, per la lirica, fu trasmessa l’Aida di Verdi nell’allestimento del Teatro La Fenice di Venezia. Per la musica leggera “Bonsoir Katherine”, le rubriche “Moderato swing”, “Anonima canzoni” e, per la prima volta, una trasmissione dedicata alla musica jazz, “Jazz in Italia”. Per la cultura, “Anni d’Europa”, “Nuove città del Mondo”, “I viaggi di John Gunther” (brillanti esplorazioni della natura e di civiltà poco conosciute).
Non potevano mancare film come “Il silenzio e’ d’oro” di Renè Clair, “Breve incontro” di David Lean, o telefilm come la serie “Città controluce”.
Anche lo sport avrà un proprio spazio con la telecronaca registrata di una partita del campionato cadetto di calcio la domenica sera o, ancora, la rubrica “Giovedì sport” che ospiterà incontri di pugilato (memorabile quello Benvenuti-Jones), gare di ciclismo su pista e altri sport minori.
Poi, per “ingannare” l’attesa tra una trasmissione e l’altra, il Secondo programma “inventerà” gli intermezzi: veri e propri show in miniatura della durata di 8-10 minuti, nel corso dei quali il personaggio di volta in volta alla ribalta (un cantante, un ballerino, un attore o un fantasista) veniva impegnato in una antologia del proprio repertorio.
Mario Landi fu il regista chiamato a realizzare “Intermezzo” e, alla vigilia dell’inaugurazione del Secondo programma, ne aveva registrati una quarantina: tra questi, quelli con Carlo Croccolo, Mario Carotenuto, Antonella Steni, Sergio Bruni, Laura Betti, Johnny Dorelli. Successivamente, “Intermezzo” si trasforma, alcuni lo definiscono un “anti Carosello”, e andrà in onda ogni sera alle 21.00, seguito subito dopo da “DO RE MI”. La caratterista maggiore di Intermezzo era di costituire una cornice animata ogni giorno diversa e affidata a studi diversi. Uguale per tutti, invece, la canzoncina della sigla, composta dal Maestro Gianpiero Boneschi e cantata dal Quartetto Radar. Celebre il pensiero della sera che chiudeva il programma.
Il Servizio Opinioni della Rai certifica per il 1961 il massimo delle preferenze del pubblico per il telegiornale,seguito dalle trasmissioni di rivista e varietà, dai film e dalla drammatica. Gli abbonati Rai sono 8 milioni 487 mila.
Con due Canali a disposizione, cominciano ad aprirsi i primi “conflitti” in famiglia su quale dei due sintonizzarsi.
Ci saranno programmi che passeranno alla storia, come “RT Rotocalco Televisivo” condotto da Enzo Biagi, “Speciale per voi” di Renzo Arbore, “Rischiatutto” condotto da Mike Bongiorno, “Gulp! I fumetti in tv”. Il canale, nel 1969, comincerà a trasmettere il Festivalbar.
A partire dal 1972, il Secondo Programma presenterà in via sperimentale, per alcuni mesi, alcuni programmi a colori alternando il sistema PAL e il sistema SECAM. Così, cinque anni prima dell'avvio delle trasmissioni a colori regolari della RAI (iniziate nel febbraio 1977), il Secondo canale anticipò il Nazionale sull'uso di questa nuova tecnica.
Con la riforma del 1975, il Secondo Programma assumerà la denominazione di Rete 2 e il Telegiornale del Secondo Programma assumerà la denominazione di TG2. Il primo direttore della neonata testata sarà Andrea Barbato e a condurre la prima edizione sarà chiamato Piero Angela. Alla direzione della Rete 2 andrà Massimo Fichera.
La rete si proporrà come un’emittente giovane e alternativa alla Rete 1 introducendo programmi come “L'altra domenica”, i cartoni animati giapponesi “Capitan Harlock” e “Ufo Robot” e programmi come “Supergulp!”.Sempre sotto la direzione di Fichera, nasceranno i programmi storici “Odeon”, in onda dal 1976, “Onda Libera” (noto come Televacca) condotto da Roberto Benigni e “Sereno Variabile”, lo storico programma di viaggi di ieri e di oggi condotto da Osvaldo Bevilacqua. A partire dal maggio del 1977, ogni venerdì, entrerà nel palinsesto della seconda rete “Portobello”, ideato e condotto da Enzo Tortora. Inizialmente trasmesso in seconda serata e in bianco e nero, divenne un successo televisivo senza precedenti anche in termini di ascolti con una media di oltre 20 milioni di telespettatori. Nella stagione successiva, il programma sarà spostato dalla seconda alla prima serata ed inizierà ad essere trasmesso a colori.
Nei primi anni 80 nascerà anche “Blitz” di Gianni Minà che caratterizzerà le domeniche pomeriggio degli italiani in concorrenza con la “Domenica In” di Pippo Baudo. Da allora i telespettatori si abituarono a scegliere, di volta in volta, cosa guardare tra le offerte delle reti Rai.