«Che botta! Cribbio! Povera Letizia, come farà ora ad arrivare a fine mese? Chi ha votato Pisapia non è figlio di Maria... Pisapia tutte le feste si porta via»: con una raffica di battute sull'esito del ballottaggio Fiorello (clicca qui per ascoltare l'audio), imitando Berlusconi in lacrime, ha dato il via a "Buon varietà" ieri al teatro Sistina di Roma. In platea, nascosti del pubblico delle prime file, erano presenti Ennio Morricone, Michele Santoro, Francesco Totti con Ilary Blasi e Franco Califano.
«Sono curioso di vedere cosa ci sarà stasera in onda al posto del Tg4, ci sarà un documentario sui parassiti dei gerani», ha continuato Fiorello, riprendendo nel corso dello spettacolo, di tanto in tanto, il filo rosso delle elezioni. Ancora: «In questa infuocata campagna elettorale, la Moratti ha detto “vi levo le multe”, Lettieri ha promesso “vi levo i semafori”».
Le nozze di Maddalena Corvaglia con il chitarrista Stef Burns sono state spunto per altre battute con l’imitazione di Vasco Rossi, che li ha sposati. Ospite musicale è stato Lorenzo Jovanotti, con il quale Fiorello si è scatenato prima su “L’ombelico del mondo”, poi sulla sigla di “Happy days”, per chiudere una polemica del cantante con i fan della serie televisiva.
Uno dei momenti più divertenti è stato la rivisitazione del testo del vecchio rap di Jovanotti “La mia moto”, cantato dallo stesso come avrebbe fatto Massimo Ranieri sulla musica di “Perdere l’amore”. Fiorello e Jovanotti si sono poi calati nei panni di Cochi e Renato in omaggio al varietà classico, trasformando la “Canzone intelligente” in “Candidato intelligente”, con tanto di balletto e ritornello: «Questo è il candidato intelligente che farà votar tutta la gente», mixato sul finale, per gioco, con “Il triangolo”, di Renato Zero.
Rispolverando ancora il repertorio degli esordi di Jovanotti, Fiorello lo ha esortato a cantare “Gimme five”, invitando Michele Santoro, anche lui fra il pubblico, a replicare “all right” con le corna e il pollice aperto. Il giornalista si è prestato in parte alzando la mano facendo il segno di vittoria.
In partenza per l’America, Jovanotti ha detto che non sarà in Italia il giorno del referendum, ma ha fatto la sua dichiarazione di voto contro il nucleare. Dopo il suo singolo “Le tasche piene di sassi”, gran finale con Fiorello in un trascinante duetto sull’Inno di Mameli in versione rap.