Rai, cda attende road map da dg per evitare sfiducia. Ore di trattative in vista
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Ore di trattative e intensi colloqui a Viale Mazzini alla ricerca di una road map che consenta alla Rai di superare, senza troppi traumi, la difficile fase nella quale è precipitata a seguito dell'incrinarsi del rapporto di fiducia tra il consiglio di amministrazione e il dg Antonio Campo Dall'Orto.
I consiglieri, dopo l'incontro di ieri per far il punto della situazione, attendono entro la settimana una risposta dal manager per evitare lo scontro nella riunione in programma lunedì prossimo. Il dg continua a spiegare pubblicamente di voler andar avanti per portare a termine i propri progetti, ma sono ormai quasi tutti in consiglio a ritenere che una prosecuzione della sua esperienza al vertice condannerebbe la tv pubblica alla paralisi.
Sono tanti i nodi al pettine, a partire dal piano dell'informazione e dalla scelta di Milena Gabanelli alla guida della futura testata Rai 24 che ha già sollevato diversi distinguo. C'è poi il tema del tetto ai compensi degli artisti, che deve essere presto definito, per garantire l'approvazione dei palinsesti entro il mese, senza contare il ritardo nell'approvazione dei piani di produzione. Per questo in consiglio si attende una risposta del dg sulle priorità e i temi urgenti da affrontare nelle prossime settimane. Se non si dovesse trovare un'intesa, i consiglieri si dicono pronti a un atto di sfiducia, in termini però ancora tutti da definire, perché il codice civile non prevede questa possibilità. Fatto sta che già circolano nomi per possibili soluzioni ponte, fino al rinnovo del prossimo anno. A partire da quel Nino Rizzo Nervo che, grazie alle sue conoscenze del mondo Rai, viene visto come la soluzione naturale.
Dagospia parla, invece, di trame del consigliere Paolo Messa e del deputato dem Michele Anzaldi per favorire il ritorno di Giancarlo Leone.
«Leggo non senza sorriso un report di Dagospia che mi vedrebbe protagonista di importanti dialoghi e trame - replica Messa -. Desidero rassicurare che con il direttore generale abbiamo un dialogo civile che si svolge dentro e non fuori il consiglio di amministrazione. Quanto al mio presunto interessamento a favore di Giancarlo Leone preciso di stimarlo troppo per volergli arrecare un danno così grande».
Protesta, intanto, l'Usigrai.
«Basta guerre sulla pelle della Rai, un'azienda ormai totalmente fuori controllo, grazie ad un vertice in conflitto costante al proprio interno - si legge in una nota -. Questo sistema irresponsabile ha mandato in frantumi qualunque ipotesi di riforma, con grande gioia, ne siamo certi, di tutti i conservatori di ogni colore e ruolo».
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