Nel corso di quest’anno, secondo le stime di e-Media Institute, passeranno interamente al digitale circa 33 milioni di famiglie complessivamente nei 4 Paesi considerati (ovvero Francia, Italia, Regno Unito e Spagna).
Mentre il Regno Unito vedrà solo switch-off in aree di minore dimensione, gli altri tre Paesi coinvolgeranno circa 10 milioni di famiglie a testa nei prossimi 12 mesi.
Se si esclude la Germania, dove però la diffusione terrestre ha storicamente ricoperto un ruolo marginale data l’elevatissima diffusione della TV satellitare e via cavo, la Spagna è il primo dei grandi Paesi europei a completare la transizione al digitale. Il prossimo 3 aprile, infatti, si concluderà la terza e ultima fase del Piano nazionale di transizione, che riguarderà le 33 “aree tecniche” più abitate (quelle con una popolazione superiore ai 700 mila individui). Complessivamente, passeranno interamente al digitale in questa ultima fase circa 30,2 milioni di individui, pari a poco meno del 70% degli abitanti spagnoli.
A dicembre, ovvero a tre mesi dal definitivo switch-off, la penetrazione della TDT sul totale delle famiglie spagnole è pari al 77,4%, in crescita di oltre 33 punti percentuali rispetto al 43,7% del dicembre 2008. Nel 2009, l’audience della piattaforma è cresciuta più che proporzionalmente alla diffusione, raggiungendo a dicembre il 52,8% (contro il 23,8% di un anno prima).
Il 2010 sarà un anno decisivo anche per la Francia, che fino a questo momento ha intrapreso solo alcuni switch-off “pilota” in aree di minore dimensione. Nel 2010, infatti, passeranno interamente al digitale ben 10,2 milioni di famiglie francesi, pari al 40% circa del totale. Le restanti famiglie (14,7 milioni) saranno invece interessate nel corso del 2011, con lo spegnimento definitivo previsto per novembre. La prima regione a completare la transizione sarà l’Alsazia il prossimo 2 febbraio (circa 1,8 milioni di individui), dove già a metà 2009 solo il 4,5% delle famiglie aveva accesso alla sola ricezione analogica terrestre.
All’Alsazia seguiranno Bassa Normandia (1,5 milioni) e Paesi della Loira (3,3 milioni) rispettivamente il 9 marzo e il 18 maggio. Tra le regioni di maggiori dimensioni che completeranno anch’esse lo switch-off entro fine 2010 si segnalano anche la Bretagna (8 giugno, 3,1 milioni di abitanti coinvolti) e la regione di Calais (7 dicembre, 4,2 milioni).
Dopo l’accelerazione del 2009, che ha visto passare al digitale quasi il 30% delle famiglie (Piemonte Orientale, Lazio, Campania, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta), in Italia il 2010 è destinato a consolidare ulteriormente la transizione, con circa 10 milioni di famiglie coinvolte (il 40% del totale).
Entro la fine dell’anno, dunque, quasi il 70% delle famiglie italiane potrà fruire della TV esclusivamente in modalità digitale. Nel corso del 2010 è previsto lo switch-off in aree di dimensioni rilevanti, come Lombardia-Piemonte Orientale (poco meno di 5 milioni di famiglie), Veneto (2,2 milioni) ed Emilia Romagna (1,8 milioni). Completano il quadro degli switch-off del 2010 Liguria e Friuli Venezia Giulia (in totale circa 1,1 milioni di famiglie coinvolte).
Nel Regno Unito, il 2010 sarà di fatto un anno interlocutorio per quanto riguarda l’avanzamento della transizione, che entrerà pienamente “nel vivo” solo a partire dal prossimo anno. Ciò nonostante, la diffusione della TV digitale su scala nazionale è già molto elevata, nell’ordine del 90% circa al settembre 2009.
Nel 2010, passeranno interamente al digitale circa 2,3 milioni di famiglie soltanto. Le aree interessate sono parte del Galles (650 mila famiglie servite dall’impianto di Wenvoe, switch-off il 31 marzo), la regione West (913 mila ad aprile) e la regione STV North (600 mila famiglie), in cui lo switch-off avverrà progressivamente tra maggio e ottobre.
Considerando anche le aree che hanno spento il segnale analogico terrestre nel corso del 2009, alla fine del 2010 saranno passate interamente al digitale circa 7 milioni di famiglie, ovvero poco più del 25% del totale. La transizione subirà una forte accelerazione a partire dal 2011, quando saranno digitalizzate quasi 11 milioni di famiglie, per concludersi quindi nel 2012 (switch-off definitivo fissato a dicembre) con le restanti 9 milioni, incluse le quasi 5 milioni dell’area di Londra.