Bisognerà aspettare almeno altre 24 ore per l'ufficializzazione dell'accordo tra Mediaset e Vivendi per la cessione di Premium e lo scambio azionario che la sigillerà. Secondo fonti vicine alle trattative, la data fatidica sarà molto probabilmente domani, ma non ce n'è ancora l'assoluta certezza, e un ulteriore rinvio dell'ultimo minuto non si può escludere. È stato convocato, secondo quanto si apprende, proprio per domani sera, 9 Aprile, dopo la chiusura di Borsa il cda di Mediaset che dovrà esaminare e dare il via libera all'operazione con Vivendi. «Non commentiamo le indiscrezioni di stampa» risponde un portavoce della società.
L'intesa di fondo, su cifre e numeri, è ormai acquisita, ma restano ancora ritocchi minimi da fare su alcuni dettagli. I francesi in particolare, spiegano fonti finanziarie, non hanno nessuna fretta di chiudere, e stanno verificando con estrema minuzia gli elementi tecnici e legali, con l'assistenza di advisor e avvocati. La convocazione dei consigli d'amministrazione che devono dare il via libera all'operazione, quindi, è ulteriormente slittata, e così di conseguenza anche la tanto attesa ufficializzazione.
Il prolungarsi della situazione non piace però ai mercati, che per il secondo giorno consecutivo penalizzano il titolo Mediaset, tra i ribassi più marcati della piazza di Milano con un -3,77%. Una nuova fluttuazione in queste settimane ricche di indiscrezioni, che non preoccupa però al momento la Consob:
«Tutti i titoli vanno su e giù - ha commentato in materia il presidente Giuseppe Vegas - è un tema che seguiamo, come quello del sistema trasmissione dati, ossia telefonia».
Intanto, al Mip Tv di Cannes Vivendi ha dato una chiara dimostrazione della sua nuova strategia basata sulle sinergie tra le sue diverse filiali.Il nuovo servizio di offerta di serie televisive per smartphone e tablet Studio+, lanciato martedì, è infatti frutto del lavoro coordinato di numerose società controllate dal gruppo. Le società di produzione SAM in Danimarca, Tandem Production in Germania e RED Productions in Gran Bretagna, tutte filiali di StudioCanal, forniranno buona parte dei contenuti, mentre a elaborare la piattaforma tecnologica saranno gli specialisti di Canal+ insieme alla filiale tedesca di video on demand Watchever. I promo delle serie, e alcune clip, saranno diffusi online dal portale di video Dailymotion, dal 2015 controllato all'80% da Vivendi. Universal Music, infine, opererà sul fronte delle colonne sonore. Un metodo di collaborazione che permette anche di limitare i rischi, e massimizzare i futuri profitti.
L'accordo tra Mediaset e Vivendi prevede, tra le altre cose, un incrocio nei rispettivi consigli di amministrazione in base a un principio di reciprocità. Per questo, a differenza delle prime indiscrezioni circolate, non sarebbe Yannick Bolloré (che è presidente e Ceo Havas) candidato a sedersi nel cda di Mediaset bensì si guarda allo stesso Ceo di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine o, in seconda battuta, comunque un membro del board di Vivendi. Il gruppo francese non commenta nessuna delle indiscrezioni.