La pay-tv di Mediaset Premium, ha registrato una perdita «monstre» nell'esercizio 2016 di 384,5 milioni di euro, oltre 3 volte il rosso dell'anno precedente che si era fermato a 83 milioni. È quanto indicato nella relazione di bilancio 2016 del gruppo Mediaset che, proprio in ragione del passivo della sua tv a pagamento, ha riportato lo scorso anno il peggior esercizio della sua storia con un risultato netto negativo per quasi 300 milioni. Nonostante l'incremento dei ricavi (passati da 641 a 705 milioni di euro) il risultato operativo è stato negativo per mezzo miliardo (-505 milioni rispetto ai -115 di un anno fa) a causa dei costi lievitati sia alla voce «ammortamenti e svalutazioni» (563 milioni) sia a quella «acquisti, prestazioni di servizi». Sono le cifre che hanno in gran parte portato al peggior bilancio della storia dell'intero gruppo Mediaset.
Compensi stabili per i vertici di Mediaset nell'esercizio 2016 che si è chiuso con una perdita consolidata di 294,5 milioni. Il vicepresidente e amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi - in base alla relazione sulla remunerazione del gruppo - ha raggiunto compensi per 1,4 milioni, in linea con quelli relativi al 2015. Nel documento si spiega che non sono state invece corrisposte «somme a titolo di incentivo variabile» in quanto non sono state raggiunte le condizioni per ottenerle, condizioni che si basa sull'ottenimento di un utile netto di gruppo positivo. Allo stesso modo non sono stati pagati premi una tantum allo stesso Berlusconi. Remunerazione allineata al 2015 anche per il presidente Fedele Confalonieri che ha totalizzato 3,5 milioni di euro comprensivi di 3 milioni di componente fissa e 400mila euro legati al patto di non concorrenza. Totalizza 2 milioni di euro (2,2 milioni nel 2015) l'ex a.d. di Mediaset Giuliano Adreani che è ancora consigliere di amministrazione della capogruppo e di Mediaset Espana oltre a ricoprire l'incarico di presidente di Publitalia (da cui gli derivano 1,7 milioni di euro) e di Digitalia.
Supera il compenso di un milione di euro nel 2016 il direttore finanziario Marco Giordani (950mila euro), cifra comprensiva anche di 100mila euro di patto di non concorrenza. Stipendi complessivi per 1,7 milioni di euro (come nel 2015) per il responsabile della pubblicità Mediaset Stefano Sala (amministratore delegato di Publitalia e Digitalia nonchè vicepresidente di Mediamond) che somma a una retribuzione fissa di 1,5 milioni un patto di non concorrenza da 200mila euro. Oltre 900mila euro (così come nel 2015) vanno invece a Gina Nieri, direttore Divisione Affari istituzionali, legali e analisi strategiche di Mediaset e Vicepresidente di Rti: la cifra comprende un premio una tantum di 150mila euro «per la sottoscrizione di un importante accordo internazionale che garantisce a Mediaset la protezione e la valorizzazione del diritto d'autore sui propri contenuti».