Rai, finisce era Campo Dall'Orto, martedì nuovo dg. Salgono le quotazioni di Cappon
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Si chiude ufficialmente l'era di Antonio Campo Dall'Orto alla guida della Rai. Il consiglio di amministrazione ha preso atto della decisione del dg di lasciare l'azienda, dopo la bocciatura del piano news da lui messo a punto. La presidente Monica Maggioni ha letto la lettera nella quale il manager, oltre ad annunciare le dimissioni irrevocabili, sottolineava la distanza che si era determinata al vertice aziendale, rimarcando però anche i buoni risultati raggiunti in termini di ascolti e tenuta dei conti, nonostante la difficile congiuntura economica. La tv pubblica e Campo Dall'Orto, che dopo l'estate potrebbe iniziare una nuova avventura professionale all'estero, hanno raggiunto un accordo consensuale per la risoluzione del contratto, con la rinuncia del dg uscente alla buonuscita.
Ora l'attenzione si sposta tutta sul successore che sara' nominato nel consiglio di amministrazione gia' convocato per il 6 giugno. La procedura prevede un'intesa con l'azionista, il ministero del Tesoro. Nel fine settimana, dunque, al massimo lunedì, si arrivera' alla stretta finale. L'ipotesi interna resta quella più facilmente percorribile, ma su ogni profilo esaminato sono emersi dei distinguo e per questo si stanno sondando anche figure esterne, disponibili ad assumere un incarico di breve durata con un compenso sotto il tetto di 240 mila euro, che possano avere il gradimento oltre che del segretario Pd Matteo Renzi e del premier Paolo Gentiloni, anche di Silvio Berlusconi. Nelle ultime ore sembra prendere corpo l'ipotesi Claudio Cappon, attuale segretario Copeam e gia' direttore generale, che, oltre a godere della stima della presidente Monica Maggioni, da' garanzie sotto il profilo manageriale. La gestione economica dell'azienda, anche in vista del possibile ulteriore taglio del canone annunciato da Renzi, sara' centrale nell'immediato futuro, forse più degli aspetti editoriali. Per questo la nomina di giornalisti come Mario Orfeo o Antonio Di Bella (il cui nome ha preso a circolare nelle ultime ore) appare al momento lontana, anche perché riaprirebbe la difficile partita della guida delle testate.
Resta in piedi la candidatura dell'ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco, che gode di consensi bipartisan, anche se nel Pd c'e' chi preferirebbe un dirigente che conosce gia' i dossier sul tappeto. Come Nicola Claudio, direttore della segreteria del cda Rai, che però viene considerato un salto nel buio non avendo grandi esperienze manageriali alle spalle. Inopportuno viene ritenuto, invece, in particolar modo dall'opposizione, il trasferimento da Palazzo Chigi di Nino Rizzo Nervo, che sconta l'attuale ruolo di vicesegretario alla presidenza del Consiglio. Di fronte a queste difficolta' e' tornato in campo il nome di Giancarlo Leone, nella cui nomina sperano, nonostante si sia gia' chiamato fuori dalla partita, esponenti politici di alto livello.
Il cda Rai ha anche affrontato il regolamento sui compensi degli artisti che andranno esclusi dal limite di 240 mila euro. Lo schema, che sara' approvato tra una decina di giorni quando sara' in carica il nuovo dg, prevede la possibilita' di derogare al tetto quando sussistano determinate condizioni, ancora da definire: come lavorare in un programma sostenuto dagli introiti pubblicitari almeno per il 50%, o in una trasmissione di servizio pubblico che abbia un forte valore aziendale. Occorrera', inoltre, fornire una prestazione di carattere artistico (e tra i ruoli indicati dovrebbero rientrare anche giornalisti come Bruno Vespa). Alla finestra ci sono volti noti come Carlo Conti, Fabio Fazio, Alberto Angela e Massimo Giletti. Improbabile, in ogni modo, che i loro compensi siano in linea con quelli attuali, tanto che in cda e' stata anche esaminata l'ipotesi di tagli lineari.
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