Congelamento dei diritti di voto sotto il 10% di Mediaset, ma anche parallelo ricorso al Tar contro la delibera dell'Agcom. e' la strada scelta da Vivendi per rispondere all'Authority, che in aprile aveva intimato ai francesi di scegliere tra il controllo di Tim e la presenza a quasi il 30% in Mediaset. Ma alla vicenda del mancato acquisto di Premium, che ha portato alla scalata di Vivendi, si aggiunge un nuovo capitolo: Telefonica ha ceduto al Biscione il suo 11% nella pay tv e come prezzo 'scommette', in modo inusuale, sull'esito dei ricorsi di Mediaset contro i francesi.
Il primo fatto emerso nell'ultima giornata utile per Vivendi per rispondere all'Agcom e' che il gruppo francese ha notificato alle parti un ricorso al Tar contro la delibera del 18 aprile scorso, la prima sulla parte della legge Gasparri che riguarda i tetti di controllo nel settore media e telecomunicazioni. Un passaggio atteso e che non ha sorpreso l'Authority, che in primavera si era presa tutto il tempo necessario proprio per emettere una delibera a prova di ricorsi. Il provvedimento dell'Agcom aveva accertato l'influenza dominante di Vivendi in Tim (dove ha il 23,9%), con i francesi che nel Biscione hanno il 29,9% dei diritti di voto contro l'attuale 41% abbondante di Fininvest. A far data dal 18 aprile Vivendi ha un anno di tempo per rimuovere la posizione vietata dopo l'esposto presentato da Mediaset sulla scalata dei francesi. Il metodo scelto da gruppo controllato da Bolloré e', come previsto alla vigilia, quello di congelare i diritti di voto nel Biscione al 9,9%.
La mossa di fatto allenta la tensione sull'assemblea di Mediaset del 28 giugno, un'assise dall'ordine del giorno comunque immodificabile che comprende, come unico punto 'caldo', la delega al Cda per l'acquisto di azioni proprie fino a un massimo del 10%. In caso «di inottemperanza all'ordine» Vivendi avrebbe rischiato una sanzione amministrativa tra il 2 e il 5% del suo fatturato, ma il fatto più inatteso viene forse dal 'fronte Mediaset'. Il Biscione ha infatti acquisito da Telefonica l'11,1% di Premium in capo all'operatore spagnolo, che esce dalla pay tv 'scommettendo' sull'esito positivo dei ricorsi di Mediaset presso il Tribunale di Milano contro Vivendi, che l'anno scorso non onoro' il contratto di acquisto. Fonti di mercato vicine al dossier confermano all'ANSA che il gruppo spagnolo si e' accordato con il Biscione per avere l'11,1% del risarcimento che Mediaset otterra' dai francesi. Telefonica, che non ha partecipato all'ultima ricapitalizzazione della pay tv, se il 'closing' della cessione di Premium fosse avvenuto regolarmente avrebbe incassato circa 80 milioni, mentre i legali di Mediaset conteggiano il danno subito da Vivendi ampiamente superiore al miliardo. Se cosi' stabiliranno anche i giudici, il gruppo spagnolo potrebbe ottenere una plusvalenza dalla vicenda Premium, visto che nel 2014 pago' 100 milioni la quota nella pay tv italiana del digitale terrestre.