«La mia presenza questa sera è un atto doveroso per un grande artista del cinema italiano e per una importante produzione destinata ad arrivare in tutto il mondo. Paolo Sorrentino è un punto di riferimento assoluto per il cinema italiano, inteso come patrimonio di valore e di bellezza non solo a livello economico ma anche ideale. Evviva questa grande scommessa di Sky e di Sorrentino». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alle telecamere di Sky Tg24 in occasione delle premiere a Roma di The Young Pope, l'attesa serie firmata dal regista premio Oscar che andrà in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD.
«Sky da anni si impegna nel migliorare la qualità dell'industria televisiva italiana - ha dichiarato l'amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia presentando la première -. I prodotti come The Young Pope possono esistere grazie a un modello produttivo di business come quello di Sky che può investire su prodotti che abbiano voglia veramente di emergere per superare i confini e proiettarsi a pieno titolo in mercati di tutto il mondo. Quello diretto da Sorrentino è un prodotto pensato per il mercato globale che in tutte le sue fasi di realizzazione è sempre rimasto italiano così come italiani sono praticamente tutti i talenti e i professionisti coinvolti. La dimensione europea del gruppo Sky ci permette di aprire nuove prospettive e di imprimere un'ulteriore accelerazione a questo processo».
Tra i presenti, oltre al cast (Paolo Sorrentino, Jude Law, Silvio Orlando, Javier Càmara, Cecile De France, Ludivine Sagnier, Scott Shepherd, Toni Bertorelli, Ignazio Oliva, Marcello Romolo, Maurizio Lombardi, Gianluca Guidi) e al premier Renzi, anche Giorgio Napolitano, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Walter Veltroni, Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Mario Martone, Domenico Procacci, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Alessandro Roja, Alessandro Borghi, Matilda De Angelis, Matilde Gnoli, Giuliano Sangiorgi, Nicoletta Braschi, Fausto Brizzi, Domenico Diele, Lucia Mascino, Renato De Maria, Roberta Armani.
«Per scrivere la serie sono partito da una frase che mi hanno detto: neppure cardinali, vescovi e teologi sono riusciti a scardinare dall'uomo il senso della religiosità. Non si può fare a meno del rapporto con Dio e noi lo abbiamo indagato mostrando le relazioni quotidiane all'interno di questo microcosmo che è il Vaticano».
Lo ha spiegato il premio Oscar Paolo Sorrentino, con Jude Law e Silvio Orlando ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa per presentare The Young Pope, l'attesa serie in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD. L'intervista è andata in onda questa sera su Rai3 dalle 20.
«Mi sono concentrato sull'uomo Lenny Belardo - ha raccontato Jude Law, prima di volare a Roma insieme agli altri per l'anteprima di questa sera - c'è questa potenza dietro ogni singola parola o azione del Papa: Lenny lo capisce, deve averci a che fare, e allora sceglie di manipolare finemente tutto ciò che comunica al pubblico e al Vaticano». «Il mio personaggio ha tanti lati, alcuni buffi altri tragici, alcuni patetici e altri pietosi: racchiude tutto il mistero della Chiesa», ha detto Silvio Orlando descrivendo il suo personaggio, il Cardinal Voiello.