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Rai Way insieme a 11 partner nel progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

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HiTech
  venerdì, 17 marzo 2023
19:41

5G Audiovisual Broadcast Broadband Network è il progetto con cui Rai Way, a luglio 2022, si è aggiudicata il bando di gara del Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT) “5G AUDIOVISIVO 2022”, ottenendo un finanziamento di 1 milione di euro. La complessità e l’elevato grado di innovazione del progetto sono conseguite anche grazie all’apporto degli 11 partner dell’aggregazione di cui Rai Way è capofila. Compongono l’aggregazione: Rai, con le sue Direzioni Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione e il Centro di Produzione TV di Torino, Comune di Torino, Rohde&Schwarz, OpNet, Politecnico di Milano, MainStreaming, Impersive, Kinecar, RETESETTE, La Sicilia Multimedia e il Teatro Massimo di Palermo.

Il progetto, della durata di un anno, prevede la sperimentazione del 5G Broadcast con copertura delle aree delle città di Palermo e Torino e la realizzazione di use case innovativi.

Il Teatro Massimo di Palermo ha ospitato oggi la realizzazione del primo di questi use case in cui sono state realizzate delle riprese VR360 di tipo artistico legate a uno spettacolo di balletto con tecnica “Impersive POV” e diffuse nell’area di Palermo, in particolare gli tra cui gli studenti del Convitto Nazionale Falcone hanno potuto godere dello spettacolo tramite specifici “visori”. 

Mauro D’Onofrio, Head of Innovation&Research della Direzione Technology di Rai Way, responsabile del progetto, ha dichiarato:

“Siamo molto soddisfatti di aver realizzato il primo use case del progetto al Teatro Massimo di Palermo. Il progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network integra le tecnologie 5G nell’ambito del workflow della produzione di contenuti televisivi live e consente scenari artistici innovativi utilizzando le potenzialità della rete. Presenta inoltre elementi tecnologici all’avanguardia per la distribuzione dei contenuti all’utente, sperimentando la diffusione ibrida su reti 5G Broadcast e Broadband, in scenari di fruizione indoor, outdoor e automotive”.  

Al cuore del progetto, Rai Way sperimenta la tecnologia 5G Broadcast che implementa una trasmissione di tipo one to all, come per il digitale terrestre televisivo, e una ricezione SIM-agnostic, operando su infrastrutture di rete e risorse frequenziali nella band 700Mhz concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT) indipendenti da quelle degli operatori mobili.

Il dialogo tra le distribuzioni 5G Broadcast e Broadband sarà reso possibile dallo sviluppo di un ricevitore prototipale, basato su software open source, condiviso nell’ambito del gruppo 5G-MAG. Il progetto sviluppa la direttrice dell’innovazione nell’ambito del Piano Industriale Rai Way 2020-2023 per potenziare il presidio dello scenario evolutivo tecnologico della diffusione di contenuti audiovisivi e di servizi a valore aggiunto al cittadino.

L’innovazione è centrale in Rai Way sia all’interno del Piano Industriale 2020-2023 sia in quanto costituisce uno dei 4 pillars del Piano di Sostenibilità della Società.

Con il progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network, realizzato dalla struttura Innovation & Research, Rai Way si è aggiudicata a luglio 2022 il bando di gara del MIMIT (Ministero dello Sviluppo Economico) 5G AUDIOVISIVO 2022, ricevendo un finanziamento di un milione di euro.

Il progetto, che vede coinvolti in aggregazione 11 importanti partner tra aziende ed istituzioni, mira a sperimentare il 5G Broadcast nella produzione e nella trasmissione dell’audiovisivo, potenziando, anche in chiave d’utilità sociale, il presidio dello scenario evolutivo tecnologico della diffusione di contenuti audiovisivi e di servizi a valore aggiunto al cittadino.

Lo scorso 17 marzo presso il Teatro Massimo di Palermo ha avuto luogo il “Live Theater VR360”, il primo degli use case previsti dal progetto di sperimentazione. In questa occasione sono state prodotte riprese live streaming con tecniche immersive  VR360 di tipo artistico legate allo spettacolo di balletto Le Corsaire, contestualmente trasmesse in 5G Broadcast sull’area di Palermo per la fruizione attraverso appositi visori nel Teatro Massimo e da parte degli studenti del Convitto Nazionale Giovanni Falcone.

Tra gli obiettivi del progetto non solo quindi la sperimentazione di tecnologie complesse ed a elevato grado di innovazione, ma anche il valore del network tra imprese, istituzioni e comunità per abilitare nuovi scenari nel campo della cultura, dell’arte, dell’istruzione e della formazione, facendo leva sull’elevata componente emozionale e il coinvolgimento delle tecnologie immersive.

Nel progetto di cui Rai Way è capofila, sono partner dell’aggregazione: Rai, con le Direzioni Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione e il Centro di Produzione TV di Torino, Comune di Torino, Rohde&Schwarz, OpNet, Politecnico di Milano, MainStreaming, Impersive, Kinecar, RETESETTE, La Sicilia Multimedia, oltre alla collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo.

Uno degli intenti della sperimentazione è di individuare una risposta efficiente e sostenibile alle problematiche legate ai fenomeni di congestione delle trasmissioni unicast. Il 5G Broadcast costituisce infatti una modalità di trasmissione di tipo one-to-all, che, come per la televisione digitale terrestre, garantisce agli utenti una quality of experience elevata e indipendente dal numero di fruitori, a patto che si trovino nell’area di copertura del servizio, impiegando la sola capacità che servirebbe per inviare lo stesso contenuto ad un unico utente in modalità unicast.

In questo senso, la tecnologia 5G Broadcast potrebbe favorire, rispetto all’utilizzo della sola tecnologia Broadband, una potenziale, importante, riduzione delle emissioni elettromagnetiche e dei consumi energetici, riuscendo a raggiungere con la trasmissione da un solo impianto un numero elevatissimo di spettatori su diversi dispositivi, inclusi smartphone, tablet, laptop, automobili, veicoli di trasporto pubblico come treni e autobus.

La maggior parte del traffico erogato dalle reti mobili è imputabile, infatti, al video, che attualmente corrisponde al 66% del totale del traffico dati mobile ma si prevede una crescita fino al 77% entro il 2026 (Fonte: Ericsson Mobility Report, giugno 2021), dovuta all’aumento delle dirette e del numero di fruitori. Di questa porzione di dati video, sempre più rilevanza è assunta dai contenuti live, trasmessi e fruiti in diretta. A titolo di esempio si consideri che ogni giorno 800 milioni di utenti in tutto il mondo fruiscono live streaming su Facebook e Instagram e 7,2 milioni di persone hanno guardato la finale di UEFA Champions League su Facebook Live (fonte: Facebook da 5G Broadcast World 2021).

Di conseguenza, stiamo assistendo ad un’espansione delle reti fisse e mobili e dei data center nei quali i contenuti vengono generati e replicati in un numero crescente di cache server con lo scopo di sostenere il traffico, con un corrispondente incremento del consumo di energia e delle emissioni. Ciò è ancora più evidente nel caso di contenuti evoluti ed innovativi come il VR360.

La tecnologia 5G Broadcast, affiancandosi alle reti unicast, potrebbe aiutare a contenere questo fenomeno a vantaggio della qualità e dell’economicità del servizio. Gli use case sviluppati nel progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network prevedono la diffusione nelle aree di servizio di Torino e Palermo di contenuti live, sperimentando i benefici della fruizione in tecnologia 5G Broadcast nel caso specifico di contenuti particolarmente avanzati come quelli immersivi in VR360.

Fabio Graglia – responsabile operativo del progetto – in occasione dello use case dello scorso 17 marzo  ha sottolineato l’importanza del  valore del networking con i partner tecnologici e con i soggetti abilitatori della cultura e dell’arte a livello territoriale affermando che  

“abbiamo deciso di ambientare questo primo use case a Palermo proprio per valorizzare la meravigliosa location del Teatro Massimo e coinvolgere allo stesso tempo il mondo delle scuole con il Convitto Nazionale Giovanni Falcone. Il nostro progetto intende porsi come legame continuo tra la tecnologia, gli sviluppi innovativi e il territorio. Nel caso specifico, in questo use case abbiamo implementato la trasmissione di un evento artistico di alto livello sia editoriale sia tecnologico, integrando l’innovativa modalità di trasmissione 5G Broadcast con riprese live streaming immersive in tecnica VR360”.

Un’ulteriore opportunità è rappresentata dall’inclusione di comunità remote in aree rurali, non raggiunte dalle reti degli operatori broadband con capacità significative, e di fasce giovanili (ad es. studenti e universitari), per loro natura predisposte alla fruizione dei contenuti in modalità innovative. La diffusione di contenuti innovativi ed immersivi VR360 di tipo elearning, realizzando una formazione su temi scientifici, culturali e artistici, può coinvolgere con particolare efficacia un pubblico giovane, come è emerso durante l’evento del 17 Marzo dalle interviste agli studenti del Convitto Nazionale Falcone a Palermo, particolarmente entusiasti dell’esperienza vissuta.

Infine, particolare importanza rivestono i servizi destinati ad una platea più ampia possibile, in particolare servizi di carattere pubblico o comunque caratterizzati da una necessità di inclusione delle fasce sociali più isolate (anche solo per motivi geografici), per i quali deve essere assicurata la “copertura” degli utenti finali su tutto il territorio nazionale.

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