L'autorità garante per le comunicazioni ha deliberato una sanzione da 2,4 milioni di euro nei confronti di Sky Italia per non essersi adeguata a quanto ordinato dalla stessa Authority nell'ottobre 2018. È quanto si legge nel provvedimento emesso lo scorso 8 maggio dall'Agcom pubblicato oggi. Nell'autunno scorso l'Autorità era intervenuta con Sky Italia ravvisando che quest'ultima non aveva garantito ai suoi clienti il diritto di recesso alla luce delle mutate condizioni dell'offerta dei propri prodotti.
«All'esito dell'istruttoria condotta da questa Autorità - si legge nella delibera dell'Agcom - risulta che nessuna informativa sia stata fornita agli utenti impattati dalla manovra di rimodulazione del pacchetto Sky Calcio in ordine all'esatto contenuto delle modifiche del suddetto pacchetto e al connesso diritto di recesso in esenzione di costi e penali, anche in caso di offerte promozionali».
Il caso riguarda il cambiamento dell'offerta calcio a partire dalla stagione in corso, con il passaggio a Dazn di tre partite a giornata di serie A e delle gare di serie B. Modifiche che non hanno comportato alcuna variazione di prezzo. Nella delibera l'Autorità sottolinea, inoltre, che l'emittente non ha ottemperato alla diffida formale alla pay tv inviata a ottobre scorso. Sky ha, inoltre, sostenuto che Agcom non poteva portare avanti questa azione mentre era in corso una analoga azione dell'Antitrust. Tesi respinta dall'Autorità, secondo cui l'azione non era sovrapponibile, perché il dossier Antitrust riguardava «distinte condotte» da parte dell'emittente
Per l'Agcom i clienti che avevano sottoscritto il pacchetto calcio prima delle modifiche ai contenuti avrebbero dovuto essere informati sull'esatto contenuto delle modifiche avvenute e ottenere un diritto di recesso dal contratto senza l'applicazione di penali nè costi di disattivazione nè l'addebito di costi riferiti a contratti con offerte promozionali.