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Foto - «Petra» con Paola Cortellesi su Sky Cinema (in 4K HDR con Sky Q SAT)

«Petra» con Paola Cortellesi su Sky Cinema (in 4K HDR con Sky Q SAT)

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Sky Italia

«Petra» con Paola Cortellesi su Sky Cinema (in 4K HDR con Sky Q SAT)Arriva lunedì 14 settembre sui canali Sky PETRA, la nuova produzione targata Sky Original prodotta con Cattleya - parte di ITV Studios - in associazione con Bartlebyfilm.

Quattro storie gialle al femminile ispirate alla detective di Barcellona più famosa al mondo, il personaggio creato dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett e apparso per la prima volta in Spagna nel romanzo “Riti di morte” (1996), pubblicato in Italia nel 2002 da Sellerio, editore di tutti i suoi romanzi, che hanno ottenuto uno straordinario successo nel nostro paese, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.

La protagonista è Paola Cortellesi che presta il volto a Petra Delicato, un’ispettrice della mobile di Genova, che dall’archivio si ritrova catapultata in prima linea a risolvere dei casi di omicidio e di violenza, assieme al viceispettore Antonio Monte - interpretato da Andrea Pennacchi - poliziotto vecchio stampo prossimo alla pensione, ricco di saggezza umana e di grandi intuizioni.

Due matrimoni falliti alle spalle, libera da legami sentimentali, fuori dagli schemi e alla continua ricerca del suo posto nel mondo, Petra, grazie al nuovo incarico che la porterà ad affrontare nuove sfide, saprà rimettersi in gioco non solo professionalmente. La sua franchezza, i suoi modi diretti e spesso sbrigativi, la sua ironia pungente e sagace caratterizzeranno anche il rapporto con il collega Monte con il quale, nonostante le numerose differenze caratteriali, costruirà una solida affinità professionale oltre che una sincera amicizia. 

La serie, ambientata a Genova, è diretta da Maria Sole Tognazzi, per la prima volta impegnata in una produzione per la Tv, che torna a dirigere Paola Cortellesi dopo Passato prossimo (2003), sua prima regia che le valse il Globo d'oro per la miglior opera prima e un Nastro d’argento come Miglior regista esordiente

Petra debutterà il 14 settembre, ogni lunedì alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Atlantic HD. Le quattro storie saranno disponibili anche in 4K HDR con Sky Q satellite (premendo il tasto verde del telecomando Sky), in streaming su NOW TV e sempre disponibili on demand.

La visione del primo episodio sarà disponibile per tutti i clienti Sky alle 21:45 su Sky Cinema Per Te (canale 311 SAT / FIBRA, canale 484 digitale terrrestre).

La serie è scritta da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia. Una sceneggiatura è firmata anche da Enrico Audenino. A Genova le riprese si sono svolte con il supporto della Genova-Liguria Film Commission

PETRA - DAL 14 SETTEMBRE, OGNI LUNEDÌ ALLE 21.15
SU SKY CINEMA (anche in 4K HDR con Sky Q satellite) e SKY ATLANTIC
ANCHE IN STREAMING SU NOW TV. DISPONIBILE ANCHE ON DEMAND
PRIMO EPISODIO SU SKY CINEMA PER TE (ore 21:45) - VISIBILE A TUTTI I CLIENTI SKY

I PROTAGONISTI 

Petra Delicato (Paola Cortellesi)
Dopo essere stata avvocatessa e aver abbandonato una brillante carriera, essere entrata in Polizia e aver lavorato per anni in archivio, ora Petra Delicato diventa operativa ed entra a pieno titolo nella Squadra Mobile di Genova. È una donna dura e insieme sensibile, rigida e anticonformista, fredda perché troppo passionale. Un incontro fortunato di opposti. Dopo due divorzi, è convinta che l'amore sia un sentimento sopravvalutato che mina la lucidità dell'essere umano. Per questo motivo adesso preferisce tenere le distanze, vivere in un quartiere isolato e godersi delle avventure senza sotto stare ai vincoli sociali. A quarantanni ha imparato a essere fedele solo a sé stessa, tanto nella vita professionale quanto in quella privata. A dire sempre la verità, per quanto scomoda possa essere.

Antonio Monte (Andrea Pennacchi)
È il vice ispettore che affianca Petra in tutte le indagini. È un uomo di mezza età, vedovo e con un figlio lontano. Decisamente vecchia scuola, sensibile al buon cibo e pronto a menare le mani quando serve, ha convinzioni ben radicate su come funziona il mondo. Ma la sua vita è stravolta dall'arrivo di Petra, un capo donna, diversa da tutti i capi e da tutte le donne che ha conosciuto fino a quel momento. Dopo un inizio burrascoso è grazie a lei che Antonio ritrova l'entusiasmo per il lavoro e per la vita. E perfino lo slanci o per aprirsi a nuove relazioni, dandosi così una seconda possibilità di essere felice, proprio lui che non credeva di poter mai tornare ad esserlo.

LE DICHIARAZIONI DI PRESENTAZIONE DELLA SERIE

Nicola Maccanico (Executive Vice President Programming Sky Italia) ha dichiarato:

«Il nostro mestiere è scegliere, raccontare storie che arrivino al pubblico e realizzarle con quella qualità che è ormai la cifra delle nostre produzioni originali. Per questo, quando abbiamo avuto l'occasione di poter fare di Petra una serie Sky Original, non abbiamo avuto dubbi. Un personaggio totalmente fuori dall'ordinario, perfettamente creato da Alicia Giménez-Bartlett e magistralmente interpretato da Paola Cortellesi, che si è integralmente calata nella complessa personalità di Petra Delicato, piena di contrasti, a partire dal suo nome. Con lei il bravissimo Andrea Pennacchi è Antonio Monte, il suo vice, così diverso e per questo così complementare. Maria Sole Tognazzi, con la sua regia, si è dimostrata ancora una volta una guida perfetta nel complesso racconto di una donna forte e anticonvenzionale, ironica e pungente al tempo stesso. Poi l'entusiasmo e la collaborazione dei nostri partner Cattleya e Bartlebyfilm, che hanno consentito la nascita e la realizzazione di questo progetto, notando da subito nei libri di Alicia tutti gli elementi per farne una grande storia televisiva. La città di Genova, infine, non è solo uno sfondo alla narrazione ma è parte di essa. Complessa e bellissima si adatta e avvolge con la sua intensità le vicende e i personaggi della serie. Petra è indubbiamente una serie crime, ma ci racconta anche la storia di una donna alla ricerca di sé stessa tra debolezze, istinto e incertezze. Un personaggio insolito e umanissimo, in cui ciascuno di noi, in modo diverso, potrà ritrovare qualcosa di sé».

Nils Hartmann (Senior Director Original Productions Sky Italia) ha aggiunto:

«Petra Delicato, eroina anti conformista. Paola Cortellesi, straordinaria interprete. Maria Sole Tognazzi, l'intelligenza in regia. Alicia Giménez-Bartlett, l'ispiratrice bestseller. Quattro donne, qu attro romanzi, quattro pu ntate, una nuova serie: Petra. E mettiamoci poi Genova: città bellissima e difficile, quasi una di quelle grandi dive teatrali che torna all'improvviso in un ruolo struggente. Le donne al centro ma per concatenazione naturale: prendi un'eroina straordinaria dai romanzi di un'autrice capace di unire humore suspense, la abbini allo straripante talento di un'attrice che non finisce mai di sorprendere, e affidi il tutto a una regista con il gusto e la sensibilità giusti per coniugare giallo anticonvenzionale, osservazione sociale, ironia contemporanea. Alla base, il formidabile livello della squadra formata da Cattleya con Bartlebyfilm, sotto l'insegna di Sky Original. Una factory, quest'ultima, che ha ormai scritto anche un bel pezzetto di storia della serialità, facendo da traitd'union tra le professionalità, personalità e risorse creative italiane da un lato, e standard produttivi elevatissimi dall'altro. E sono vertici di qualità che difficilmente si raggiungono se si fanno distinzioni di sesso: l'unico criterio è il talento, è regalare una storia ben raccontata. Quindi bravi tutti, bravissime tutte, e soprattutto: viva Petra!».

Alle parole dei due dirigenti Sky ha fatto eco Riccardo Tozzi (Ceo e Fondatore di Cattleya):

«Eravamo alla ricerca di un personaggio investigativo femminile e, come nella tradizione di Cattleya, ci siamo rivolti alla letteratura. Abbiamo orientato lo sguardo su quella spagnola - che riteniamo una delle più vive al momento - e pensato ai gialli di Alicia Giménez-Bartlett, il cui ventennale successo internazionale nasceva dalla forza della protagonista, vivace manifesto di moderna femminilità. Abbiamo contattato Alida e l'incontro è stato un colpo di fulmine. Al ritorno da Barcellona avevamo i diritti. Ne abbiamo parlato con Sky. Conoscevano i romanzi e hanno subito sostenuto l'idea. A quel punto ci siamo posti il problema di chi potesse interpretare l'ispettrice Petra. Un ruolo difficile perché scostante, brusco ma ironico. Avevamo bisogno di un'attrice che alla durezza unisse una simpatia istintiva che rendesse il personaggio sempre accolto, anche nelle sue spigolosità. Abbiamo pensato che Paola Cortellesi fosse quella giusta e lei ha accettato con immediato entusiasmo. Per la scrittura abbiamo coinvolto Giulia Calenda e Furio Andreotti, che sono anche gli sceneggiatori dei film di Paola, insieme a Ilaria Macchia. Molto esperti anche di serialità, hanno in prima battuta individuato il centro tematico dei racconti e hanno fondato l'attualizzazione dei libri sulla ricerca dell'identità di una protagonista libera, inquieta e contradditoria. Mancava il direttore d'orchestra. Abbiamo cercato, come spesso facciamo, un regista che venisse dal cinema, che avesse dimostrato di sapere dirigere attrici importanti e che avesse una sensibilità per il racconto dell'umano, anche se veicolato dal genere. La scelta è caduta su Maria Sole Tognazzi che si è immersa nel progetto con la sua intelligente sensibilità e trascinante energia. Si è creato così, in maniera naturale, un gruppo armonico composto in prevalenza da donne, che è riuscito a mantenere intatto lo spirito del libro e il personaggio, portandoli nell'Italia dei nostri giorni. Centrale è stata la scelta della città. Come Barcellona, Genova è una città portuale, verticale e stratificata, una commistione di quartieri antichi, borghesi e popolari. La sua bellezza, mai patinata, e le sue location disuguali e cinematograficamente inedite, ci hanno consentito di creare un'immagine insieme calda e inquietante. Un look che, come volevamo, si staccasse dal realismo della fiction di genere italiana, ma che al tempo stesso non seguisse l'estetica dei crime nordeuropei. Fondamentale la collaborazione con la Genova Liguria Film Commission che è stata fin dall'inizio concreta e proficua. Petra è il frutto di un lavoro di ricerca collettivo, condotto in sintonia da una squadra di professionisti creativi, motivati ed energici che, dalla fotografia alla scenografia e ai costumi, ha cercato di creare un universo che fosse avvolgente e riconoscibile, ricercato e pop. Una costruzione attenta e instancabile proseguita in post-produzione attraverso il montaggio e le musiche, che fondono con originalità sonorità classiche ed elettroniche. Il risultato è una miscela di modernità e tradizione che avvolge personaggi e messa in scena, attraverso tonalità sempre diverse e che speriamo verrà accolta dal pubblico con lo stesso calore dei romanzi di Alicia».

La regista, Maria Sole Tognazzi ha raccontato poi come è nato e si è sviluppato il progetto:

«Stavo lavorando alla sceneggiatura del mio nuovo film, quando Riccardo Tozzi mi chiamò per parlarmi di un progetto che voleva propormi. Andai in Cattleya con la curiosità di una bambina e scoprii che quel lavoro, per cui aveva pensato a me, era una serie TV - la prima della mia vita - tratta dai romanzi di una scrittrice che amavo moltissimo, Alicia Giménez-Bartlett. Tornai a casa con quattro degli undici libri che narravano le vicende di un personaggio meraviglioso, Petra. La possibilità di misurarmi con un genere nuovo e di tornare a dirigere dopo tanti anni Paola Cortellesi amica e attrice straordinaria, con cui tra l'altro avevo debuttato al cinema, mi convinse da subito ad accettare, cambiando i miei piani. Petra mi ha dato la possibilità di sperimentare un nuovo mondo. E di farlo attingendo a quelle che erano le mie esperienze precedenti sui personaggi femminili, che avevo raccontato negli ultimi film. Questa donna libera e senza filtri, diretta e ironica, ma allo stesso tempo contraddittoria e fragile, mi ha letteralmente conquistata L'idea che la serie fosse una prima stagione, con la possibilità di poter contribuire alla creazione estetica e del cast, era una sfida nuova ed eccitante. È così che mi sono avvicinata al progetto, con la fortuna di avere accanto collaboratori di una vita e nuove scoperte, che mi hanno permesso di arrivare sul set pronta e preparata. I casi di Petra si svolgono a Genova - città stupenda e così poco utilizzata nei film - che ci ha accolto regalandoci magia e atmosfere uniche. Altra grande emozione è stata poter dirigere un attore sublime, che dal primo provino ho capito avrebbe reso il vice ispettore Monte un personaggio indimenticabile: Andrea Pennacchi. Questa prima stagione che ci porta a indagare sul loro rapporto e sui casi che dovranno risolvere è formata da quattro puntate frutto dell'adattamento - scritto da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia - dei primi quattro romanzi della Bartlett Nei miei film ho sempre voluto raccontare donne anticonvenzionali libere, sorprendenti, che sfidassero il senso comune. E in Petra ho trovato l'occasione perfetta per cimentarmi in un grande progetto seriale, mantenendomi fedele ai temi che mi sono più cari».

Non poteva mancare anche l'opinione di Alicia Giménez-Bartlett, scrittrice dei romanzi ai quali la serie si è ispirata:

«Quando spiego ai miei lettori che, per me, il personaggio di Petra Delicado è privo di fisionomia, si rifiutano di credermi. Eppure è così. E lo stesso mi capita anche con il suo aiutante, il vice ispettore, e con ogni altra creatura scaturita dalla mia penna. Ho una vaga idea del loro aspetto, ma non ne ho mai fornito una descrizione dettagliata. Mi piace ripetere che scrivo usando parole, non immagini. Per questa ragione mi sorprende enormemente che i miei romanzi vengano portati sullo schermo. Cattleya mi ha proposto l'adattamento di Petra a una condizione: l'ispettrice di polizia sarebbe stata italiana, non spagnola. E di conseguenza a fare da sfondo all'azione nei vari episodi della serie non avrebbe provveduto Barcellona, ma Genova. Al principio ero sconcertata. Era impensabile, impossibile, non si poteva fare! Poi il produttore mi ha fatto capire quanto le due città abbiano in comune: l'affaccio sul Mediterraneo, il porto impressionante, l'impasto urbano di tradizione e modernità. Era tutto assolutamente vero. D'altra parte, ho riflettuto, l'Italia non ha semplicemente riservato ai miei libri un po' di entusiasmo, oserei dire che li ha accolti con autentico amore. Ho accettato, anche se con una punta di apprensione. Tutti i miei timori sono svaniti quando ho assistito a una sessione di riprese. Paola Cortellesi era una Petra divina, Andrea Pennacchi dava corpo a un meraviglioso Fermin Garzón (Antonio Monte nella trasposizione italiana). Mentre giravano, sedevo accanto a Maria Sole Tognazzi e non dimenticherò mai i suoi "Stop!" energici e perentori. È un piacere incontrare una donna che sa comandare in quel modo! Ho dovuto attendere di vedere il primo episodio della serie per essere del tutto sicura di Genova. E, lo confesso, mi sono sentita sollevata, le immagini della città sono spettacolari. Cosa farò adesso: ambienterò a Genova i miei prossimi romanzi? Non credo sia possibile, a meno di non chiedere la cittadinanza italiana e cambiare residenza. È un'idea, ci penserò su».

Ed infine la voce dei due protagonisti della serie, in primis Petra, Paola Cortellesi:

«Sono stata coinvolta in questo progetto attraverso Giulia Calenda, nel momento in cui hanno iniziato a pensare a questa serie. Mi sono innamorata di questo personaggio. È una donna che molte vorremmo essere perché è libera, perché sceglie di essere ciò che è, è fuori dagli schemi, fuori da ogni tipo di legame. Le sue sono delle scelte che comportano delle difficoltà. È un personaggio duro ma mi sono innamorata di lei perché è fuori dall'ordinario. Lei non sente il peso del giudizio degli altri e ciò riguarda le vite di tutti noi. Rinunciare a questo è segno di grande forza. Mi sono innamorata dei rapporti che Alicia ha raccontato nei suoi romanzi, con la sua penna bellissima. Sono felice che abbiamo avuto la possibilità di realizzare questo progetto. Aver ritrovato Maria Sole è stato un bellissimo regalo. Mi ricordo il giorno in cui Alicia è venuta sul set. Non sono mai stata così emozionata, nemmeno a Sanremo. Mi ha rassicurata, temevo il suo giudizio. E' un personaggio lontano da me. Sono personaggi che ti danno la possibilità di vivere in una realtà parallela. Quando un personaggio è lontano, mi è facile interpretarlo. L'unica cosa che mi lega a lei è il linguaggio ironico. Lo abbiamo preparato moltissimo. Mi sono affidata totalmente a Maria Sole, mi fido e spesso pensiamo alle stesse cose».

Ed il collega di indagine, Antonio Monte alias Andrea Pennacchi:

«È stata un'esperienza straordinaria. Il progetto è stato bello dal momento in cui me ne hanno parlato. Mi sono affezionato subito al mio personaggio. E' un vice ispettore tradizionalista, vecchio stile. Mi piaceva perché è un personaggio credibile, molto vivo, che assume ancora più vita quando si incontra con Petra. Maria Sole è stata la regista dei sogni. Alicia scrive delle cose splendide.»

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