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James Murdoch vuole le pay-tv di Germania e Spagna

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Fonte: Il Sole 24 Ore

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Satellite / Estero

James Murdoch, il 35enne figlio di Rupert che ha preso le redini di News Corp in Europa e Asia, è sul piede di guerra. Secondo «The Wall Street Journal», che al gruppo Murdoch fa capo, il giovane James avrebbe in mente di acquisire due importanti attori nel mercato della pay-tv in Germania e in Spagna, rispettivamente Premiere Ag e Digital Plus, che a propria volta fa capo al gruppo editoriale Prisa. Se la manovra andasse in porto gli analisti valutano che News Corp dovrebbe prepararsi a sborsare una cifra di circa 4 miliardi di euro.

Nessuna conferma è giunta ufficialmente ieri e secondo fonti vicine a News Corp non ci sarebbero manovre imminenti, ma è un fatto che la decisione della Commissione Ue mercoledì di permettere a News Corp di accrescere la quota del 25% che già detiene in Premiere a patto che conceda accesso alla piattaforma ad altri operatori, ha aperto la strada a nuovi scenari. Secondo la legge tedesca, News Corp è obbligata a lanciare un'Opa totalitaria sul gruppo televisivo una volta superata la soglia del 30%.

Ai prezzi di chiusura di giovedì, il valore dell'Opa sarebbe di 1,2 miliardi di euro. Una cifra tutto sommato ragionevole, considerando che, dall'inizio dell'anno, la società ha perso il 19% di capitalizzazione di Borsa. News Corp detiene peraltro due dei sei posti nel cda di Premiere, dove ha nominato Tom Mockridge, Ceo di Sky Italia, e Mark Williams Cfo di News Corp in Europa e Asia. Da Premiere un portavoce ha messo in chiaro che nelle condizioni attuali Murdoch non può aumentare il numero dei rappresentanti e che il Ceo del gruppo, Michael Boernicke, resta saldo in sella. Tutto ciò potrebbe però cambiare in caso di un'acquisizione totalitaria.

Quanto al gruppo spagnolo Prisa, a cui fa capo anche il quotidiano «El Pais», dovrebbe decidere il mese prossimo se mettere in vendita Digital Plus, un network con 2,1 milioni di abbonati e un valore stimato tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro. Anche in questo caso la prospettiva sarebbe di concludere un buon affare poiché la società ha perso dall'inizio dell'anno il 56% della capitalizzazione di Borsa. Questa volta il gioco non sarebbe però così facile poiché sullo sfondo si muovono altri candidati interessati all'acquisto, quali la francese Vivendi e le due spagnole Cableuropa e Telefonica. Una tenzone resa ancor più difficile dal fatto che le ultime due sono connazionali e potrebbero essere tentate di fare quadrato.

James Murdoch, che ha provato di essere un operatore spregiudicato con la britannica Bskyb (di cui News Corp detiene il 39%) ed è ormai di fatto l'erede designato alla guida dell'impero News Corp, non è tipo che si tira indietro. Ma un'operazione del genere è costosa e toglierebbe risorse ad altri promettenti mercati come l'India. In Spagna, come capitava in passato in Italia, vi è inoltre molta pirateria sulle reti satellitari. Insomma, la mossa, che permetterebbe a Murdoch di fare un poker mettendo assieme in Europa un network nella pay-tv che spazia dall'Italia alla Germania passando per Gran Bretagna e Spagna, oltre che a costare caro metterà certamente in movimento altri importanti contendenti decisi a sbarrare la strada a tale piano imperiale.

Marco Naida
per "Il Sole 24 Ore"

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