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Campo Dall'Orto: "Così voglio cambiare la Rai: manager, direttori, programmi"

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Fonte: Ansa

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Economia

Campo Dall'Orto: "Così voglio cambiare la Rai: manager, direttori, programmi"«Ho iniziato la costruzione delle architravi per la grande trasformazione con cui porteremo la Rai nel mondo di oggi. Per fare solo qualche esempio ho istituito una direzione creativa che contaminerà tutte le attività, e una direzione digitale, che farà della Rai una media company. Ricordo l'accordo con Sky per portare Rai 4 sul satellite e quello con Netflix per la coproduzione di Suburra. Ci vuole più tempo a costruire una macchina nuova che a mettere il carburante in una vecchia. Noi stiamo costruendo una macchina del tutto nuova».

Lo afferma al Corriere della Sera Antonio Campo Dall'Orto, direttore generale della Rai, in un'intervista in cui spiega come vuole cambiare l'azienda pubblica.

«Mi ha colpito la grande passione di chi ci lavora - premette Campo Dall'Orto sulla Rai - La sua identità. Più di quanto pensassi. Ma la Rai è ferma al modello tv, e basta». «Il tema - spiega - è partire dal prodotto. Che si tratti di un programma di informazione, di una fiction o di un programma radio, questi vanno pensati fin dalla loro origine per tutte le destinazioni possibili, dalla tv allo smartphone a internet. Il tutto cercando di rendere evento tutto ciò che lo può essere. In che modo? Lavorando sulla comunicazione e il coinvolgimento delle persone».

Il direttore generale rivendica «autonomia totale» dal premier Matteo Renzi, e nega che i talk show siano morti:

«Non dico questo. Anzi, stanno migliorando, riconosco la volontà di diventare più comprensibili. Per esempio la formula del sabato sera di Fazio funziona. Ma sono troppi. E non ha senso schiacciarli l'uno contro l'altro nella stessa sera».

Sulla sua idea di servizio pubblico dice:

«Aiutare a costruire il futuro. Lo sviluppo sociale. L'alfabetizzazione digitale degli italiani: l'agenda digitale europea impone di ridurre entro il 2020 i «digital divide» al 15% della popolazione. La Rai deve fare bene i suoi contenuti e distribuirli in tutti i modi che consentono questo salto culturale».

Sul nodo dei direttori di rete e dei manager chiarisce:

«Ci sarà un giusto equilibrio tra le competenze esterne e quelle interne. La direzione creativa e quella digitale non esistevano. Per la direzione digitale ho individuato un manager che proviene da esperienze internazionali. Per la direzione creativa sto facendo una ricerca che coinvolga sia interni che esterni. In altri ruoli valorizzeremo i talenti che sono già in Rai disposti ad accettare la sfida».

Sullo scandalo tangenti in Rai, Campo Dall'Orto assicura:

«Stiamo facendo tutto quello che serve per diffondere in Rai la cultura della legalità. Andremo avanti dritti, qualunque cosa possa essere accaduta».

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