MFE arriva a 83% di Mediaset Espana, poi ci sarà fusione

Se non è stato tramite l'Offerta pubblica di acquisto e scambio, l'assorbimento completo di Mediaset Espana in Mfe sarà per fusione. È questo il risultato finale dell'Opas lanciata dal Biscione sulla controllata spagnola, della quale controllava già oltre il 55%. Tramite l'operazione avrà a breve infatti quasi l'83% totale per poi, a partire dall'inizio dell'anno prossimo, poter procedere con la prevista fusione. Il Biscione ritiene infatti il pieno assorbimento della Spagna nel perimetro della holding un punto di partenza per l'espansione internazionale del gruppo. All'offerta su Mediaset Espana nel dettaglio ha aderito il 27,23% del capitale della società iberica raggiungendo per il Biscione un totale dell'82,92% della controllata spagnola.

Questi i conteggi della Cnmv iberica con, a quanto si apprende, una forte adesione dei fondi e minore partecipazione da parte dei piccoli azionisti. Restando sotto la soglia minima dell'85% stabilita dall'operazione, Mfe ha comunicato al pubblico la decisione di rinunciare alla condizione di efficacia dell'offerta. In conseguenza della rinuncia alla 'condizione soglià, l'offerta è comunque efficace e «alla data del 'settlement' della stessa», il Biscione «acquisterà la totalità delle azioni portate in adesione», spiega una nota di Mfe. Ora il Biscione detiene il controllo di fatto dell'assemblea del gruppo spagnolo, che sarebbe stato ottenuto oltre qualsiasi soglia superiore al 75%.

Il Cda di Mediaset Espana aveva consigliato agli azionisti di aderire e Mfe aveva migliorato la parte cash dell'offerta: 4,32 euro, contro una proposta iniziale di 3,72, ogni due azioni della controllata spagnola, lasciando invariata la parte non in contanti. Il Biscione «esprime soddisfazione per l'esito positivo dell'Opas spagnola: il mercato ha premiato il progetto industriale europeo, assicurando alla nostra società oltre i tre quarti dei diritti di voto di Mediaset Espana». «Ora può cominciare la fase due come già indicato nel prospetto informativo», questo «è infatti solo il primo passo di un percorso verso la creazione di un gruppo paneuropeo composto da tv nazionali focalizzate sulla produzione di contenuti locali che potranno beneficiare di una piattaforma tecnologica e commerciale globale. Un polo in grado di affrontare la competizione internazionale con solidità e dimensione europea», conclude Mfe.