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Cattaneo (TIM) vuole rivedere con Sky gli obiettivi minimi garantiti

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Fonte: Ansa

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Cattaneo (TIM) vuole rivedere con Sky gli obiettivi minimi garantitiPer raggiungere l'obiettivo di una crescita dell'ebitda in Italia, l'ad di Telecom Flavio Cattaneo continua con la ricerca di efficienze e passando in rassegna tutti i costi ha trovato un 'baco' nell'accordo commerciale con Sky Italia che potrebbe costare a fine anno una penale di 5 milioni e mezzo di euro. Cattaneo non rinnega la partnership stretta nel 2015 con il gruppo di Andrea Zappia che ha portato finalmente la tv via cavo in Italia ma le condizioni dell'accordo firmato dall'ex ad Marco Patuano secondo il manager non sono eque e dopo aver cercato di trovare un accordo stragiudiziale, ma senza successo, ricorre alle vie legali. L'udienza presso il Tribunale di Milano è fissata per il 5 settembre anche se la speranza è di arrivare prima ad un accordo fuori dall'aula.

L'accordo, durata 5 anni, prevedeva di raggiungere un livello medio di 65 mila clienti per ogni mese per tutto l'anno, un obiettivo finora mai raggiunto (la media è stata di 45 mila clienti) e Telecom chiede in via principale di ridurre questo minimo garantito, definendolo frutto della posizione dominante di Sky ma soprattutto impossibile da conseguire. Telecom vorrebbe anche dimostrare che il non raggiungimento degli obiettivi non è una sua responsabilità, complice la concorrenza con Fastweb che ha con Sky un accordo simile e in considerazione del fatto che complessivamente la partnership ha comunque portato 90 mila clienti. «Il nuovo Ceo Flavio Cattaneo non sta lasciando nulla di intentato nella rivoluzione in Telecom e in materia (in campo televisivo, ndr) ha un'esperienza rilevante data dal tempo passato in Rai» commentano gli analisti di Bofa Merrill Lynch. «Sky vuole sfruttare gli investimenti NGN di Telecom e ci potrebbe essere qualche beneficio positivo» scrivono in un report.

La prospettiva di una revisione dell'accordo, che evidentemente il mercato ritiene non solo auspicabile ma anche realizzabile, spinge il titolo in Borsa (+4,4% a 0,78 euro). A sostenere il titolo, peraltro già sugli scudi sulle attese per la partecipazione alla gara Infratel per la banda ultra larga del secondo lotto, anche le previsioni di Morgan Stanley (target price 1,05 euro) di ricavi domestici stabilizzati nel 2017.

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