
Pirateria IPTV, stretta DAZN: richiesta ai clienti “pezzotto” di 500 euro per evitare azioni legali
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-News (original)
L'Operazione anti-pirateria condotta lo scorso anno dalla Guardia di Finanza di Lecce, che aveva portato all'identificazione e alla sanzione di oltre 2.000 utilizzatori di servizi IPTV illegali ("pezzotto"), entra in una nuova, decisiva fase. I detentori dei diritti, in primis DAZN e Sky, hanno abbandonato la mera sanzione amministrativa statale per lanciare una massiccia offensiva civile, chiedendo ora agli utenti sanzionati ingenti risarcimenti per danni.
Il Contesto: Smantellamento e Sanzioni Amministrative - La vicenda prende avvio con una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Lecce, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica locale. L'indagine, supportata da specialisti in Computer Forensics Data Analysis, ha colpito una sofisticata rete organizzata che distribuiva illegalmente contenuti di piattaforme pay TV come Sky, Netflix, DAZN e altri attraverso sistemi IPTV illegali. Il fulcro operativo, una centrale di smistamento del segnale pirata individuata nel capoluogo salentino, alimentava migliaia di utenze. Le indagini hanno permesso di rintracciare un volume di proventi illeciti superiore ai 500.000 euro, reinvestiti in beni mobili e immobili, portando al sequestro di autovetture, immobili e 60.000 euro in contanti. Quattro soggetti residenti in provincia di Lecce, incluso il principale indagato, sono stati denunciati per violazione del diritto d'autore e autoriciclaggio.
Ma l'attenzione si sposta soprattutto sugli utilizzatori finali. Le attività investigative hanno portato all'individuazione e alla verbalizzazione di ben 2.282 soggetti, distribuiti in 80 province italiane. Questi utenti, che versavano in media circa 10 euro al mese per accedere ai contenuti, sono stati inizialmente raggiunti dalla sanzione amministrativa, prevista dalla legge italiana in assenza di un reato specifico di pirateria. Si segnala che, in molti casi, tali sanzioni sono state aggravate a causa della reiterazione del comportamento illecito.
Offensiva Civile dei Titolari dei Diritti - Se la multa amministrativa prevista dalla legge è considerata "lieve", l'azione intrapresa successivamente da DAZN e Sky ribalta completamente il quadro di rischio per gli utenti. In qualità di parti lese, entrambe le società hanno richiesto formalmente all'autorità giudiziaria di ottenere la lista completa delle persone multate. Ottenuta l'autorizzazione dalla Procura salentina, le piattaforme hanno dato il via a iniziative risarcitorie indipendenti
La Lettera di Risarcimento Danni DAZN - La mossa più concreta e immediata è arrivata da DAZN, che ha inviato circa duemila lettere agli utenti sanzionati. Il testo della comunicazione (relativa al procedimento penale n. 7719/22 R.G. N.R.) accerta l'illecita acquisizione dei servizi IPTV, specificatamente riguardanti la visione delle partite del Campionato di Calcio di Serie A. Tuttavia, prima di procedere con onerose iniziative giudiziarie di natura risarcitoria, DAZN ha offerto una via di compensazione extragiudiziale: un indennizzo forfettario di 500 euro.
L'offerta di conciliazione è vincolata a un duplice impegno: il versamento della somma e la promessa formale di non reiterare in futuro condotte lesive dei diritti della società. Il termine perentorio concesso agli utenti per accettare o meno questa transazione è di soli 7 (sette) giorni dal ricevimento della missiva. Se l'utente dovesse decidere di non pagare l'indennizzo forfettario entro tale scadenza, DAZN ha espressamente minacciato di sentirsi "libera di avviare le iniziative giudiziarie appropriate", un riferimento diretto al potenziale risarcimento pari a dieci anni di abbonamento ventilato dal CEO Stefano Azzi.
Questa operazione, che si inserisce in un più ampio piano di contrasto nazionale, evidenzia come la lotta alla pirateria abbia raggiunto un nuovo livello di efficacia e deterrenza, concentrandosi non più solo sui gestori della rete criminale, ma anche sul consumatore finale. Si stima che, da inizio anno, siano quasi 2.500 gli utenti pirata già sanzionati, con oltre 3.000 ulteriori profili attualmente in fase di identificazione.