A precisarlo in una nota è il ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni in merito ad un articolo pubblicato da 'Repubblica' nel quale emerge che in attesa della gara per il digitale terrestre Mediaset ha gia' avviato la sperimentazione. L'autorizzazione, già concessa ad altri soggetti (Rai) ed eventualmente ottenibile da chiunque con i dovuti requisiti e per gli stessi fini sperimentali, sottolinea ancora il ministero, "ha peraltro una durata estremamente limitata, essendo legata come termine finale all'imminente emanazione del bando di gara per l'assegnazione del dividendo digitale".
Il regalo di Romani: una super frequenza affidata a Mediaset
di Giovanni Pons
da "La Repubblica" del 8/9/2010
Mediaset si porta avanti e ancor prima che venga portata a termine la gara per l`assegnazione dei famosi cinque multiplex per il digitale terrestre, ne ha occupato uno per fare sperimentazione.
In pratica, grazie ad alcune segnalazioni degli operatori, si è scoperto che dal 23 agosto nelle regioni italiane dove è già operativo lo switch off dall`analogico al digitale, cioè Lazio, Campania, Piemonte occidentale, Valle d`Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna, Mediaset ha riacceso la frequenza 770 Mhz Canale 58 e trasmette invia sperimentale con la tecnologia in alta definizione a piena potenza, i canali Rete 4 HD, Italia 1 HD e Premium Calcio 2 HD.
Che cosa vuol dire tutto ciò? Che Mediaset, cioè le tv che fanno capo al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, stanno cercando di avvantaggiarsi tecnicamente rispetto alla concorrenza utilizzando, si spera solo temporaneamente, delle frequenze che ancora non si sa a chi verranno assegnate in quanto oggetto di futura asta attraverso la procedura del beautycontest.
Una gara, tra le altre cose, che deve ancora ricevere il via libera della Commissione Ue la quale probabilmente fisserà dei paletti per assicurare il pari trattamento a tutti i partecipanti, tenendo presente che ancor oggi il ministero dello Sviluppo Economico è occupato a interim dallo stesso Berlusconi.
E che la delega alle Comunicazioni è al momento esercitata dal viceministro Paolo Romani, più volte accusato di fare gli interessi di Mediaset e in corsa per diventare egli stesso ministro. Ebbene, effettuando le dovute verifiche, è emerso che è stato proprio il ministero di Berlusconi e Romani ad autorizzare Mediaset a occupare il Canale 58 a seguito di una richiesta pervenuta il luglio scorso.
Interpellato al riguardo il ministero fa sapere di aver concesso un`autorizzazione transitoria in seguito alla richiesta di Mediaset, ma che alla emanazione del bando la frequenza andrà liberata. E che in passato lo stesso ministero ha concesso autorizzazioni simili alla Rai per facilitare il passaggio dall`analogico al digitale, e dunque che chiunque altro ne facesse richiesta otterrebbe una parità di trattamento.
Fatto sta che al momento gli unici ad avere avuto la brillante idea di effettuare una sperimentazione anticipata sono stati i manager di Mediaset e che Romani li ha autorizzati senza informare nessuno, né il pubblico né gli altri operatori che lo hanno scoperto per caso. Le trasmissioni in digitale a piena potenza, infatti, sono visibili solo con speciali decoder o con televisori di ultimissimagenerazione.
Se poi al termine della gara a Mediaset verrà assegnato proprio il Canale 58, Cologno Monzese sarà pronta per partire immediatamente con le trasmissioni spiazzando i concorrenti.
Il viceministro Romani si era esposto alle polemiche il marzo scorso quando aveva chiesto udienza al Commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, che doveva decidere se accogliere la richiesta del gruppo Sky di anticipare (rispetto a fine 2011, come stabilito nel 2003) l`ingresso nel digitale terrestre italiano proprio con lo scopo di partecipare alla gara dei multiplex ancora a disposizione. Una richiesta a cui Mediaset si era opposta vigorosamente e che Romani aveva sostenuto anche alcospetto di Almunia non senza una certa irritazione da parte di quest`ultimo.
Poi prima dell`estate è arrivata la decisione della Commissione che effettivamente ha concesso a Sky di entrare nel digitale fin da subito ma solo trasmettendo canali in chiaro e non a pagamento (pa-ytv), dove ha una posizione di forza. Infine sabato scorso da Cernobbio l`ammonimento, sempre di Almunia, sulla necessità di regole europee per la gara dei nuovi multiplex. Regole che già fin da ora, con la decisione del 23 agosto, sembrano andare in una sola direzione.