FAMIGLIA BERLUSCONI IN EDITORIA E TV - «La voglia della mia famiglia di rimanere nell'editoria , sia come tv sia come carta stampata, è assoluta». Questa la risposta di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo e a.d. di Mediaset, a una domanda di un azionista. In merito alla possibilità che l'alleanza con Vivendi segnasse un disimpegno della famiglia Berlusconi (socio di controllo di Mediaset e Mondadori attraverso Fininvest), Pier Silvio Berlusconi ha risposto: «No, è segno della volontà di continuare a investire e di costruire qualcosa di ancora più grande». L'accordo con Vivendi prevede uno scambio azionario sul 3,5% del capitale e il passaggio di Premium ai francesi
PRIMI FRUTTI VIVENDI A INIZIO 2017 - «Stiamo lavorando ai modelli di business, allo sviluppo della partnership: il closing è previsto entro settembre e i primi frutti concreti dell'accordo con Vivendi si vedranno ragionevolmente a inizio 2017». Così Pier Silvio Berlusconi, che fornisce cifre precise su Mediaset Premium: al momento dell'intesa per la cessione aveva in cassa circa 100 milioni di liquidità, i diritti per la Champions league sono costati 605 milioni per tre anni «e già quest'anno l'operazione Champions probabilmente sarà in utile». Premium nei primi quattro mesi del 2016 registra ricavi in crescita di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. «Abbiamo creato valore: Premium vale il doppio di Rcs, di tutto il gruppo L'Espresso e, spiace dirlo, di Mondadori», aggiunge l'amministratore delegato di Mediaset al termine dell'assemblea del gruppo televisivo.
SU PREMIUM "BELLA PLUSVALENZA" - Nel bilancio 2016 la cessione di Premium a Vivendi comporterà «una bella plusvalenza» per Mediaset. Lo ha affermato il vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi a margine della assemblea degli azionisti. L'imprenditore ha respinto l'idea che la pay-tv abbia gravato in questi anni sui conti del Biscione: «Solo togliendo il costo della banda che avremmo comunque dovuto pagare, la differenza tra costi e ricavi di Premium in questi anni è di 244 milioni: oggi portiamo a casa 750 milioni (dalla cessione ai francesi) per cui fate voi i conti». «Non c'è nessuna dote a Vivendi nell'operazione - ha proseguito - il valore di Premium è quello: il doppio di Rcs? Il doppio dell'Espresso? Il doppio di Mondadori? Quando è stata creata Premium aveva 100 milioni di cassa dentro che fanno parte del suo valore». Sull'andamento del business della tv a pagamento Berlusconi ha poi sottolineato: «I diritti Champions sono costati 605 milioni in tre anni e la Champions già nel primo anno sarà probabilmente in utile. Gli abbonati sono oltre 2 milioni». L'imprenditore ha poi affermato che «nei primi mesi del 2016» i ricavi di Premium sono aumentati del 20% rispetto a un anno fa.
CRESCITA DELLA PUBBLICITA' - Accelera in Borsa Mediaset dopo le dichiarazioni di PierSilvio Berlusconi che ha parlato di «grossa plusvalenza» nel 2016 per il gruppo grazie all'accordo su Premium e ha fornito stime rassicuranti sull'andamento della pubblicità. Il titolo del biscione sale ora dell'1,94% a 4,09 euro con una capitalizzazione di mercato che sale a 4,83 miliardi di euro. Nei primi quattro mesi del 2016, ha detto Pier Silvio Berlusconi, la raccolta pubblicitaria di Mediaset in Italia è cresciuta del 4,5% rispetto a un anno fa con il mese di aprile che ha registrato un incremento «a doppia cifra», «intorno al 10%». «I dati che noi abbiamo - ha aggiunto - ci fanno guardare avanti con ottimismo»
CESSIONE MILAN - «Non so niente, non posso dire niente». Così l'ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, risponde ai giornalisti sull'ipotesi che sia in dirittura d'arrivo la trattativa per la cessione del Milan con la cordata cinese che, a sorpresa, potrebbe contenere anche Jack Ma, fondatore di Alibaba. «Del Milan sono solo tifoso», aggiunge Pier Silvio Berlusconi a margine dell'assemblea degli azionisti Mediaset.
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Nella foto: Pier Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri 27-04-2016 Milano, Italy