Mediaset e Fininvest restano in pressing convinto su Vivendi e dopo la causa intentata per la mancata acquisizione di Mediaset Premium - che il giudice civile di Milano ha rinviato a un tentativo di mediazione arbitrale, effettivamente iniziato il 3 maggio - hanno avviato una nuova causa per la quota del 28,8% del 'biscione' (29,9% dei voti) comprata dal gruppo francese a fine 2016. Sino a qui tutto noto. Ma il nuovo conto che si aggiunge al precedente con l'azione avviata il 9 giugno, da quanto emerge ora dalla semestrale di Vivendi, è di ben 3 miliardi di danni, con Mediaset e Rti che ne chiedono 2 mentre un altro miliardo lo vuole la holding azionista Fininvest.
In precedenza invece nella battaglia su Premium era stato chiesto ai francesi un risarcimento «stimato da ciascuna delle tre parti (Mediaset, Rti e Fininvest, ndr) in 50 milioni per ogni mese di ritardo a partire dal 25 luglio 2016» rispetto all'esecuzione del contratto su Premium, ricorda la semestrale Vivendi. Facendo il conto significa che in questi 13 mesi trascorsi il conto dei danni chiesti sulla sola Premium è già salito a 1,95 miliardi euro. A ciò si aggiunge una richiesta di altri 570 milioni totali - sempre per il mancato acquisto di Premium - legati al presunto danno subito per la variazione del titolo Mediaset tra il 25 luglio e il 2 agosto del 2016 e per il «danno al processo decisionale di Fininvest e alla sua immagine».
Messe tutte insieme le richieste di danni fanno 5,52 miliardi, ai quali si aggiungono altri 150 milioni ogni mese che passa. L'intera Mediaset capitalizza oggi 3,6 miliardi. Mentre Premium veniva valutata implicitamente 756 milioni negli accordi dell'aprile 2016 considerando che il contratto prevedeva il passaggio dell'intera pay-tv ai francesi assieme a uno scambio azionario del 3,5% di Mediaset e Vivendi. L'intera Vivendi capitalizza 26,2 miliardi. La nuova richiesta danni quantificata ora nella relazione Vivendi è stata presentata nonostante il tentativo di mediazione in corso presso la Camera arbitrale nazionale e internazionale di Milano e i querelanti hanno chiesto che questa azione venga accorpata alla precedente, segnala il gruppo francese, spiegando che il biscione sostiene che l'acquisto delle azioni Mediaset sia avvenuto in violazione della legge e del contratto di acquisto di Premium dell'8 aprile 2016. Mediaset-Fininvest, ricorda anche il colosso dei media francesi, hanno chiesto che vengano sterilizzati i diritti di Vivendi sulle azioni Mediaset, inclusi quelli di voto.
Se la mediazione non andrà a buon fine, la prossima udienza al tribunale Civile di Milano sarà il 19 dicembre di quest'anno. Le società della galassia Berlusconi hanno presentato un esposto per manipolazione alla procura e alla Consob. Mentre l'Acgom ha avviato il 21 dicembre 2016 un'indagine sullo sfondamento dei tetti previsti dalle normative sui media, riscontrando poi effettivamente la violazione ad aprile. Sulla base dell'appello, ricorda la semestrale Vivendi, una decisione è attesa nella prima metà del 2018.