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Vivendi, il Calcio fuori dai riflettori nella joint venture Canal Plus - Tim

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Fonte: RadioCor

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Economia

Vivendi, il Calcio fuori dai riflettori nella joint venture Canal Plus - TimMediaset e Telecom sotto la lente a Piazza Affari, mente il mercato si interroga ancora sugli sviluppi dei due gruppi con la francese Vivendi e su un possibile avvicinamento delle due società. Il Sole 24 Ore di oggi sostiene che la joint venture televisiva di proprietà della compagnia telefonica e di Canal+, società del gruppo transalpino, non ha sul tavolo l'obiettivo di acquistare diritti per il calcio, complice il fatto che la dotazione iniziale, pari a soli 50 milioni di euro, non lo consentirebbe. Intanto, sempre in base a indiscrezioni del Sole, si sono arenate le trattative tra Vivendi e Mediaset.

Di fatto il comunicato Telecom che una decina di giorni fa ha dato conto delle decisioni del consiglio non parla più di diritti sportivi, ma solo - più genericamente - di «contenuti video premium che Tim offrirà ai propri clienti per accelerare lo sviluppo della connettività in fibra». In una recente intervista, il presidente Telecom, che è anche ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, lo spiega meglio, indicando che lo scopo della joint venture (40% Vivendi e 60% Tim) è quello di creare un «player forte nel mercato dei contenuti di cinema, musica e cultura». Nessun accenno, insomma, allo sport. Ciò nonostante continuano a circolare voci - o comunque resiste l’aspettativa - che Premium possa confluire nella joint venture con Tim. Cosa che però suona poco plausibile considerato che l’obiettivo di Telecom è incentivare lo sviluppo della banda ultralarga e non quello di entrare su un mercato che non è il suo con una tecnologia - quella del digitale terrestre - che non è il futuro.

Tra l’altro i contatti tra i legali per cercare di risolvere la diatriba tra Vivendi e Mediaset, sorta sul mancato rispetto del contratto su Premium, sembrano essere tornati in una fase interlocutoria. Qualche settimana fa si era provato a mettere nero su bianco una bozza d’accordo ma quando l’ipotesi è stata riscontrata con la controparte le “piccole modifiche” all’impianto prospettato hanno avuto l’effetto di rendere la proposta - di fatto snaturata - indigesta anche a chi l’aveva messa sul tavolo. Non pare che nel frattempo le cose siano cambiate. Mediaset tiene il punto di pretendere il rispetto del contratto che ad aprile dell’anno scorso aveva valorizzato 760 milioni la pay-tv del Biscione, che sarebbe passata interamente sotto le insegne francesi.

La ripetizione dell’asta per i diritti della serie A per il prossimo triennio poteva essere un possibile terreno di incontro. Ma da una parte appunto la joint Canal Plus-Tim non pare essere interessata e dall’altra - dicono concordi fonti del settore - dell’asta, di quando sarà e a quali condizioni, non si sa più nulla. Al punto che qualcuno dubita che sarà fatta entro fine anno. Per quanto riguarda il contenzioso la prossima scadenza è l’udienza del 19 dicembre davanti al giudice del Tribunale civile di Milano Vincenzo Perozziello. Se non si trovasse per allora un accordo extragiudiziale tra le parti, secondo la procedura il giudice dovrebbe fissare un termine per la presentazione di memorie da ciascuna parte.

Gli analisti, comunque, sul fronte Telecom giudicano positivamente la scelta di non partecipare all'asta per i diritti tv sul calcio, allontanando tra l'altro anche eventuali conflitti di interesse con l'azionista Vivendi. Numerose sim e banche d'affari continuano a esprimere raccomandazioni positive sulle azioni della compagnia di tlc, che invece hanno sofferto, muovendosi in controtendenza con il listino: da inizio anno perdono quasi il 10% e solamente nel mese di ottobre hanno lasciato sul parterre oltre il 5% del proprio valore. Equita, ad esempio, consiglia ai clienti di aumentare il peso delle Telecom in portafoglio, 'alla luce della debole performance del titolo che non ci sembra correttamente riflettere alcune novità positive di queste ultime settimane: la scelta del nuovo CEO, in grado di ridurre le incertezze sulla strategia del gruppo, e il buon trend di acquisizione clienti broadband e mobili, atteso proseguire anche nel terzo trimestre'. Gli investitori sono invece più cauti nei confronti di Mediaset che nelle ultime settimane ha beneficiato delle ipotesi di un accordo con Vivendi. Anche un avvicinamento a Telecom, attraverso la piattaforma di Premium, sembra più lontana se la jv Tim-Canal+ non parteciperà all'asta per i diritti per il calcio.

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