Fino a pochi anni fa la scelta del televisore era facile: bastava decidere la marca. Poi sono arrivate le tecnologie nuove: plasma, lcd, alta definizione. Ora per un acquisto oculato câè bisogno di un corso avanzato in elettronica. All'Ifa, l'immensa fiera tecnologia che si è aperta a Berlino, gli stand sono imbottiti di sigle criptiche per il profano: i loghi âFull HDâ, â1080iâ, â720pâ, âBlu-Rayâ, âHD DVDâ, âHDMIâ accompagnano schermi piatti in formato mostre, spesso collegati a sistemi audio dolby surround super-potenti.
MARKETING - Eppure la transizione della tv al digitale e soprattutto allâalta definizione è già in corso da tempo. E se nâè accorta anche la Casalinga di Voghera, se non altro perché la sua buca delle lettere è imbottita di pubblicità che magnifica lâondata dei nuovi televisori ultra-piatti. âCâè da ammettere che si tratta di una rivoluzione guidata da esigenze di marketing, più che da reali vantaggi tecnologiciâ ci dice un dirigente di un primario marchio dellâelettronica mondiale.
FULL HD - La confusione sotto il cielo dellâhi-tech è ancora tanta anche se il fascino dei nuovi tv è innegabile. A far dare una sbirciata al futuro ci ha pensato Sharp: nel suo stand fa bella mostra un prototipo di televisore Lcd (da 52 pollici) spesso appena 2 centimetri, contro gli almeno 10 dei modelli attuali. Potrà scomparire dentro il retro di un mobile o restare appeso come un vero quadro. E quasi tutti gli altri marchi, da Samsung a Philips, da Lg a Jvc, da Panasonic a Toshiba hanno in esposizione modelli in grado di supportare al meglio il âFull HDâ. Ovvero la âveraâ alta definizione (HD= High Definition), quella dello standard 1080p che ha un numero di pixel più che doppia dellââHD Readyâ, lâalta definizione che va per la maggiore nei negozi al momento.
IL CONFRONTO - Negli stand gli schermi âHD Readyâ e âFull HDâ spesso sono affiancati: il salto tecnologico è evidente. Il dettaglio delle immagini è notevolissimo. La differenza con la âvecchiaâ tv a bassa definizione che la maggior parte di noi ha in casa poi è abissale. I titoli di coda dei film, per fare un esempio, si leggono nitidamente, come al cinema. Così come si vedono chiaramente i volti del pubblico inquadrato di sfuggita durante un match di calcio, o le goccioline di sudore sulle tempie degli atleti.
CHE FARE - E' bene dunque fiondarsi a sostituire l'ingombrante tv del salotto? Niente affatto. Nelle fiere di tecnologie i maxi-tv a schermo piatto rendono al meglio perché sono inseriti in un contesto che li valorizza. Trasmettono video "demo" appositamente pensati per esaltarne le qualità , o trasmissioni satellitari HD, o film registrati su supporti HD come il Blu-Ray o l'HD Dvd. Almeno in Italia, però, le possibilità concrete di sfruttare l'alta definizione sono poche. Ci sono i 5 canali di Sky HD, che chiedono però una spesa ulteriore oltre all'abbonamento ai pacchetti dell'emittente di Murdoch (7 euro in più al mese). Oppure ci si può collegare una Ps3 o una Xbox 360, una delle due console per videogiochi che supportano l'alta definizione. O ancora ci si può svenare per acquistare un lettore da salotto Blu-Ray o Hd-Dvd, e poi mettersi a collezionare film in HD. Se invece volete usare il vostro Lcd solo per "Striscia la Notizia" o "I Simpson" avrete un segnale televisivo anche peggiore di quello che si ha da una tv a tubo catodico, colori più artificiali (la resa del nero è ancora uno dei limiti dell'Lcd, e uno dei pochi vantaggi del plasma che però latita ancora nell'alta definizione). E persino evidenti scalettature alle immagini se non guardate lo schermo alla distanza giusta (almeno 2 volte e mezza la diagonale).
LA SFIDA - Blu-Ray contro Hd-DVd è l'ulteriore, e ormai annosa, diatriba che crea ulteriore confusione nei consumatori. I due formati che si autoproclamano eredi del Dvd continuano a darsi battaglia a suon di annunci. Negli ultimi giorni, Acer si è unita al fronte del Blu-Ray mentre Panasonic è saltata sul carro dell'Hd Dvd (mollando il formato rivale) e anche la Dreamworks ha scelto in via esclusiva l'Hd Dvd. Ci sono film solo in Blu-Ray e altri solo in Hd Dvd. La soluzione? Aspettare che i player multiformato (leggono sia Blu-Ray che Hd-Dvd) prendano piede: qui a Berlino ce n'erano già diversi in esposizione, a partire dai modelli annunciati da tempo da Samsung e Lg. Oppure attendere sulla riva del fiume i "cadaveri" di una guerra hi-tech che non piace a nessuno e che eppure continua ad andare avanti.
Paolo Ottolina
per "Il Corriere della Sera"
per "Il Corriere della Sera"