"La banda larga è una delle priorità di questo Paese. Noi abbiamo iniziato a muoverci in questa direzione. L'obiettivo è quello di dare il 100% di copertura a banda larga entro la fine della legislatura". Lo afferma il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, in un'intervista ad 'Affari e Finanza', supplemento economico di Repubblica. Secondo il ministro "la banda larga ormai va considerata come un nuovo servizio universale, come il telefono, come le poste nel secolo scorso". Proprio per raggiungere questi obiettivi, spiega, è stato costituito a dicembre scorso il Comitato per la banda larga di cui lo stesso Gentiloni è membro.
Le risorse secondo Gentiloni arriveranno sia dalle iniziative promosse da Regioni e Enti locali, sia dall'amministrazione centrale. "Ci sono 6-700 milioni di investimenti in corso da parte degli Enti locali. Se a questi aggiungiamo le iniziative statali la dotazione Infratel e altri fondi arriviamo oltre il miliardo di euro di risorse. Realizzare un collegamento alle reti di prossima generazione costerà qualcosa come 800-900 euro a persona".
A proposito della Rai, Gentiloni ritiene che il servizio pubblico radiotelevisivo debba cominciare a "giocare un ruolo di stimolo. Deve diventare un'azienda multipiattaforma, con un ventaglio di offerte in grado di svilupparsi su tutte le diverse tecnologie disponibili". La proposta di dividere la Rai in tre o quattro società "è solo un suggerimento - dice - ancora tutto da discutere".