News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Italia Oggi
Il «simpatico» concorrente di RaiNews24 è SkyTg24, ma il direttore dell'informazione di stato in digitale Corradino Mineo (57 anni) si lamenta: mamma Rai è preparata in politica ma troppo lenta e pesante per stare dietro alle agili e giovani videocamere del tg della tv di Rupert Murdoch che, complice British Telecom, quando si tratta di fare la cronaca di tutti i giorni arriva per prima.
Per non parlare del server di lavorazione dei pezzi: «Un vero disastro».O dello studio «in un sottoscala» con i giornalisti «che si contendono le postazioni» per non restare senza sedia. Parola dello stesso Mineo in commissione di vigilanza.
«Il direttore generale», ha cominciato a raccontare il giornalista, che alle sette del mattino presenta Il caffè di Corradino Mineo, «ci ha chiesto di svolgere una competizione democratica e simpatica con SkyTg24. Stiamo facendo del nostro meglio. Tuttavia, mentre sulla politica è facile poter rimanere almeno a livello della concorrenza, maggiormente su quella estera, quando si tratta di cronaca è molto più difficile essere alla pari di SkyTg24, perché i mezzi di ripresa delle trasmissioni della Rai sono importanti ma pesanti e lenti. Siamo tra coloro che in Rai utilizzano maggiormente i corrispondenti dall'estero, più delle altre testate. Tuttavia l'utilizzo delle sedi regionali è complicato, perché i ritmi di tali sedi sono pensati con quelli del Tg1, mentre i mezzi della Rai sono concepiti per grandi eventi».
«Se si svolge una grande manifestazione dove è presente il presidente della repubblica», continua Mineo, «la Rai può fornire un buon servizio, ma se si tratta di recarsi subito in un luogo per raccontare un evento, l'accordo di Sky con British Telecom le conferisce delle posizioni di vantaggio francamente incolmabili».
Non sembrerebbe quasi lo stesso ottimista Mineo che qualche settimana fa, all'indomani della pubblicazione delle prime share (subito ribattezzate nano-share) satellitari preciso proprio a ItaliaOggi:
«Gli ascolti di Rai News 24 sono spalmati su più piattaforme: il satellite, il digitale terrestre, e le 30 ore settimanali in chiaro su RaiTre. Il 2 aprile, se si considerano le tre piattaforme, abbiamo avuto un'audience media di 16 mila persone, contro le 9 mila di SkyTg24. Ovvio, la parte in chiaro ci fa volare. E ho il massimo rispetto per il bel lavoro che fanno i colleghi di Sky. Noi siamo in crescita, in forte recupero. La nostra è un'offerta dispersiva, ma che ci consente di lavorare molto sulla multimedialità».
Multimediale e innovazione sono due parole molto di moda nell'ambiente editoriale, ma proprio l'innovazione tecnologica è un altro dente dolente del direttore:
«Al momento utilizziamo un server televisivo acquistato otto anni fa e che, quindi, è un disastro. Non possiamo mantenere per oltre due ore un prodotto che abbiamo realizzato, perché la memoria si intasa. Pertanto, è necessario prima eliminarlo, poi, dopo 15 giorni, recuperarlo dall'archivio centrale della Rai Non possiamo effettuare il montaggio, in quanto è molto faticoso. Un dato molto importante è che la Rai ha proceduto all'acquisto di un server nuovo. Dovrebbe trattarsi di un apparato software e hardwarestraordinario, prodotto dalla Sony, la quale intende fare insieme a noi una presentazione mondiale, ad Amsterdam, a settembre, cosa della quale siamo ben lieti. Ciò è molto importante per il futuro di RaiNews24».
«Contemporaneamente, però», ricorda Mineo, «scopre la coperta dall'altro lato, perché rivela che possediamo non uno studio, bensì un sottoscala, in cui sono situati tre posti a sedere, due per i giornalisti e uno per l'ospite, e camere fisse: non c'è un regista, né operatori in studio. Pertanto, chi si reca da noi deve abbassare e alzare la sedia, in base all'altezza, per non uscire fuori dalle telecamere. Inoltre vi è un problema di postazioni che sono in numero minore rispetto ai giornalisti e collaboratori, per cui ci si contende il posto».
Non male per una redazione che si è distinta anche per inchieste importanti, come quella sulle nuove armi segrete a energia nei conflitti in corso.
«Naturalmente la Rai, come noto», conclude Mineo, «sta cercando di affrontare il problema e noi stessi ci stiamo battendo perché lo faccia»
Valentina Giannella
per "Italia Oggi"