Rai e’ liberissima di portare un suo canale (Rai4) sul tasto 104 del decoder di Sky, una volta che la posizione sara’ liberata da Retequattro (il 7 settembre). Ma Viale Mazzini deve farsi pagare per questo suo contenuto perche’ cosi’ le impone la delibera 128 del Garante delle Comunicazioni. Sull'ultima "disfida del telecomando", scrive Repubblica, Mediaset batte un colpo e lo fa con il suo consigliere d'amministrazione piu' vicino al dossier.
"Io non voglio commentare le indiscrezioni sul cda della Rai" che si e' tenuto ieri, ma "ricordo - ha detto Gina Nieri al giornale- che a luglio noi di Mediaset abbiamo sposato una linea di difesa dei nostri contenuti quando vengono rilanciati da una qualsiasi emittente a pagamento".
Mediaset, spiega il quotidiano, chiede intanto a Sky un compenso per i suoi canali e, in assenza di un accordo economico, li oscurera' gia' dal 7 settembre a danno degli abbonati della pay tv.
"E' positivo se anche la Rai - ha proseguito Nieri- rivendichera' la remunerazione dei propri contenuti gratuiti a carico di operatori che li includeranno nelle loro offerte a pagamento. E immaginiamo che, come gia' per le reti generaliste, anche l'ipotesi di Rai4 su Sky rientrera' in questa fattispecie".
Il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, aggiunge il giornale, sembra orientato a proseguire sulla sua strada, senza farsi condizionare. Rai4 sul tasto di Sky gli garantira' intanto un forte vantaggio competitivo su Mediaset. Quanto alla delibera del Garante, Campo Dall'Orto sa bene che Sky l'ha impugnata davanti al Tar del Lazio, congelandone gli effetti. Se il Tar in primo grado e il Consiglio di Stato in secondo renderanno operativa la delibera (tempo un paio di anni), allora Viale Mazzini avra' titolo a chiedere un compenso per le sue reti (arretrati inclusi). Prima di allora, conclude il quotidiano, conviene prendersi un posto al sole sul telecomando Sky.
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