«Una storia d'amore sbocciata negli anni '90» che si trasforma in «fidanzamento ufficiale». Così il presidente di Arte, Peter Boudgoust, e il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, hanno definito l'accordo quadro siglato da Rai Com con l'emittente tv franco-tedesca (il cui nome è l'acronimo di Association Relative à la Télévision Européenne) per la cooperazone e lo sviluppo di partnership co-produttive. Con il contratto di associazione, biennale ma rinnovabile salvo disdetta, firmato questa mattina nella sede Rai di Viale Mazzini, i due gruppi televisivi si impegnano ad investire «almeno 200.000 euro l'anno», ha spiegato Boudgoust.
«Ma questa cifra -ha aggiunto il presidente di Rai Com, Gian Paolo Tagliavia- va considerata una sorta di floor fee che verrà eventualmente integrata per i singoli progetti anche con l'intervento di altri editori coproduttori, che nel caso di Rai potranno essere anche i canali del gruppo». Il primo frutto dell'intesa è già stato realizzato: si tratta di 'Una notte a Firenze' condotto da Piero Angela e andato in onda in primavera su Rai1, che verrà trasmesso in autunno su Arte. «Altri titoli non vogliamo ancora annunciarli anche se ce ne sono diversi in cantiere», dice Tagliavia.
In forza del nuovo accordo, infatti, la Rai siederà nell'assemblea delle tv partner di Arte (che sono ormai 8 e coprono tutta Europa dalla Finlandia appunto all'Italia) e in quella sede potrà portare anche le sue proposte cercando coproduttori sui diversi progetti.
«Con la conferenza di oggi -ha sottolineato Campo Dall'Orto- vogliamo mandare un messaggio anche ai produttori indipendenti italiani, segnalando che c'è questo nuovo tavolo per progetti culturali di qualità».
«Con Arte collaboriamo da molto tempo, uno degli ultimi progetti è stato 'Fuocoammare' -ha sottolineato il presidente Rai, Monica Maggioni- ma questo accordo rende sistematica la collaborazione. E questo accade in un momento altamente simbolico, in cui è in discussione l'identità europea. In questo senso risponde ad un'urgenza e ribadisce la volontà della Rai di contribuire ad un racconto europeo». «Noi siamo un canale culturale franco-tedesco ma abbiamo un incarico europeo, quindi abbiamo bisogno dei punti di vista degli altri paesi e tutti sanno quanto il contributo italiano sia determinante, quanto la cultura italiana abbia forgiato i valori europei e la nostra visione del mondo», ha detto Boudgoust. «Brexit o meno, l'accordo l'avremmo fatto comunque ma in questo momento assume un significato ancora più importante», ha aggiunto Campo Dall'Orto.