La Serie A scalda i motori in vista di un nuovo corso per i diritti TV. In Via Rosellini sono in atto febbrili trattative private per delineare il futuro televisivo ma l'intento è chiaro: far salire alle stelle appeal e ricavi del torneo, renderlo appetibile per nuovi broadcaster.
Entro fine mese partirà la richiesta ufficiale di offerte per il quadriennio 2024-2028 riguardo ai diritti TV all'estero. Un documento con termini e condizioni generali getta le fondamenta per accordi vantaggiosi sui mercati internazionali. Prima di questa richiesta ufficiale, la Lega ha diffuso un documento preliminare, che funge da base per gli accordi futuri. In questo documento preliminare sono definiti aspetti come costi, obblighi di trasmissione e modalità di pagamento. L'idea è che tutti questi elementi siano studiati in modo da massimizzare i profitti della Lega quando poi si passerà alle trattative vere e proprie con le offerte.
La Lega ha cambiato approccio rispetto al passato: stop alle aste globali, ora si contratta Paese per Paese per ottenere condizioni su misura. Una svolta resa possibile dai cambiamenti alla Legge Melandri. Addio vincoli triennali. Anche la Serie A può offrire diritti fino a 5 anni, come dimostra il recente bando domestico, l'obiettivo è confermare il miliardo all'anno sul mercato interno.
Ma è dall'estero che arriverà l'impennata. Secondo indiscrezioni si punta a 1,1 miliardi all'anno fino al 2030, più del doppio degli attuali 370. Cifre da capogiro che se confemae certificherebbero il nuovo corso della Serie A. Su questo fronte molto passerà dagli USA, dove club come Juve e Milan hanno già preparato il terreno con tour estivi. Qui Paramount versa circa 50 milioni l'anno, ma il potenziale è enorme. Discorso simile per l'area MENA, dove la Lega lavora per incrementare gli attuali 20 milioni annui. Uffici ad hoc per dialogare con i broadcaster locali. Infine le scommesse, gestite separatamente dai diritti TV. Con l'attuale accordo, Stats Perform garantisce ricavi record. I prossimi mesi saranno decisivi per decretare il successo o meno della nuova strategia.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)